Loredana Zuddas confermata segretaria della Cisl del Medio Campidano
La affiancheranno Gigi Mereu e Virgilio MattaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Loredana Zuddas è stata confermata segretaria territoriale della Cisl del Medio Campidano, eletta dai delegati del quinto congresso del sindacato. La affiancheranno in segreteria Gigi Mereu e Virgilio Matta.
Nella sua relazione Zuddas ha accusato la politica di aver abbandonato il territorio: «Vivere il territorio è il titolo che abbiamo voluto dare a questo nostro congresso, per rappresentare che noi, come sindacato, ci sentiamo parte di questi luoghi, restiamo un baluardo per un territorio afflitto dal fenomeno dello spopolamento e della natalità, dove lo Stato ha da tempo segnato un drastico arretramento della sua presenza e dove i servizi essenziali come scuola, sanità mobilità e trasporti, banche, luoghi di svago e di cultura sono di difficile accesso, se non addirittura scomparsi. Nel Medio Campidano, nel silenzio ormai anche della Regione, il disagio è sempre più forte».
La grave crisi occupazionale, ha detto la segretaria, «è dovuta anche alla scomparsa dell'industria e le scarse opportunità lavorative hanno conseguentemente eroso il tessuto economico locale, accelerando il processo di spopolamento e invecchiamento dei residenti».
Si registrano importazioni dal mercato nazionale ed estero pari all’80%, «mentre assistiamo da tempo all’abbandono delle campagne. Si è parlato tanto di energia, in quest'ultimo periodo, in particolare delle rinnovabili, spesso percepite dalle comunità come imposte dall'esterno e come tali hanno generato malcontento e preoccupazione. Noi pensiamo che sia non necessario, ma indispensabile tenere sempre vivo il confronto costruttivo e trasparente tra istituzioni, cittadini, imprese per garantire una giusta transizione, che non arrechi danni all'ambiente e crei benefici e nuova occupazione».
La segretaria Cisl ha poi toccato il tema dolente della sanità nel territorio e dei servizi socio-sanitari: «Il Medio Campidano versa in una condizione drammatica, che si intreccia con la povertà diffusa, la disoccupazione, il lavoro precario con bassi salari e le altrettanto basse pensioni. Tutto ciò ha determinato un aumento della domanda di cure e assistenza».
(Unioneonline)