Medicinali e aiuto ai profughi ucraini: una colonna mobile dalla Sardegna
Quattro mezzi e due ambulanze partono giovedì da Cagliari destinazione Leopoli
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Partirà dalla Sardegna giovedì 3 marzo la prima colonna mobile, gestita dalla rete Anas (Associazione Nazionale di Azione Sociale - soccorso sanitario e protezione civile) che punta a portare a Lviv (Leopoli) circa 400 pacchi di medicinali e altro materiale sanitario raccolto nell'Isola con quattro van da 9 posti e due ambulanze.
Il convoglio dopo lo sbarco a Livorno si unirà a Padova ad altri furgoncini (circa 6, ma potrebbero essere di più) che arrivano da Taranto, Roma e dalla Lombardia. Una raccolta di farmaci e cibo rimarrà aperta sino a giovedì mattina a Nuoro, fa sapere il centro servizi S.V.S. Viaggi per la Salute.
La colonna mobile sarà guidata dal responsabile di Anas Sardegna Claudio Cugusi e da Antonio Lufrano della consulta nazionale. "Siamo in in contatto con la Croce Rossa Internazionale per capire se sia possibile garantire un corridoio umanitario e se ci sono le condizioni di sicurezza per far arrivare a Leopoli i farmaci - spiega Cugusi - il nostro obiettivo è dare assistenza ai profughi privilegiando, in questo momento, i ricongiungimenti familiari, poi le donne con minori e gli anziani. Abbiamo anche recuperato due sterilizzatrici grazie all'associazione Domus di Oristano, e sono andate benissimo le raccolte di farmaci di Olbia e Nuoro: proprio oggi il primo carico, partito domenica da Cagliari, è arrivato e il nostro autista sta consegnando a i farmaci a Rivne (circa 350 km a ovest di Kiev). Inoltre ci è giunta una segnalazione che nella ferrovia di Leopoli si sono ammassati da ieri notte un centinaio di pazienti psichiatrici che sono rimasti senza farmaci".
La gara di solidarietà dalla Sardegna non si ferma e nei prossimi giorni, con il coordinamento del consolato ucraino e la collaborazione dell'ex presidente della Regione, oggi deputato e coordinatore regionale Fi, Ugo Cappellacci, partiranno alla volta del confine ucraino due autobus per recuperare un centinaio di bambini.
(Unioneonline/v.l.)