Boom di dimissioni di medici nella sanità pubblica, in Sardegna così come nel resto d’Italia.

Una vera e propria “fuga” determinata dai turni massacranti, dalle basse retribuzioni e da altri problemi ormai congeniti del sistema assistenziale nazionale. 

Secondo i sindacati, per invertire la tendenza, è sempre più «urgente potenziare il territorio»

Intanto, per provare a correre ai ripari, il consiglio regionale ha votato all’unanimità un ordine del giorno per il reclutamento di medici stranieri extracomunitari, decisione accolta con favore dal Coordinamento dei comitati sardi per la salute. 

Gli articoli completi di Piera Serusi e Giorgio Ignazio Onano su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e nell’edizione digitale

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