«Non possiamo controllare quello che accade intorno a noi. Io non sono la mia malattia e la diagnosi non è il mio pensiero fisso: mi sono affidata ai medici e credo nella ricerca».

Manuela Saba, cinquant'anni, lotta contro il cancro da venti, senza mai perdere la forza e la positività.

È una delle migliaia di volontari dell'Airc (Associazione italiana per la ricerca contro il cancro) che domenica, per la Festa della Mamma, saranno nelle piazze di tutta Italia per vendere l'Azalea della ricerca. Dal 1984 l'iniziativa raccoglie fondi da destinare ai progetti di studio sui tumori che colpiscono le donne. Sono 202 i Comuni sardi coinvolti e 279 le postazioni nell'Isola in cui acquistare una piantina per contribuire alla ricerca.

Solo lo scorso anno, in Italia sono giunte 175.600 nuove diagnosi di tumore nel genere femminile. Se il più diffuso rimane quello della mammella, tantissimi casi riguardano colon-retto e polmone. Ma grazie alla prevenzione e ai progressi della ricerca, due donne su tre in Italia sono vive a cinque anni dall'individuazione. Proprio come Manuela, che ha ricevuto la prima diagnosi di cancro vent'anni fa esatti.

L’articolo completo di Davide Lao su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale

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