17 aprile 2011 alle 09:45aggiornato il 17 aprile 2011 alle 09:45
Luciano Carta, dalla Folgore al caffèStoria di un parà catturato dagli aromi
Da Serramanna a Cagliari, sognando il caffè. Sembra l’inizio di una favola ma è una storia vera. La racconta Luciano Carta, 64 anni, amministratore delegato de La Tazza d’oro srl, figlia di un progetto nato fra mille peripezie. Di LUCIO SALIS LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO SU L’UNIONE SARDAPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Protagonisti, Giuseppe e Carmela Murgia: vivevano a Serramanna, dove lui lavorava come ragazzino di bottega presso una torrefazione. Messo da parte qualche risparmio, verso la metà degli anni Trenta si trasferiscono a Cagliari, dove aprono un negozio di generi alimentari, all’inizio del Corso Vittorio Emanuele. Era il 1938. Giuseppe riesce a trovare una piccola torrefazione, un attrezzo simile a quelli che si usano per fare le caldarroste. Piccolo ma sufficiente per diffondere l’inebriante profumo del caffè tostato su mezzo quartiere di Stampace. Così nasce Il Chicco d’oro.
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