Legato al letto e assassinatodai rapinatori a Tresnuraghes
Omicidio ieri pomeriggio a Tresnuraghes: Mario Serra, 73 anni, è stato trovato morto legato al letto e imbavagliato. Gli inquirenti seguono la pista di una rapina finita male.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I rapinatori l'hanno fatto stendere sul letto, lo hanno imbavagliato con un maglione ficcato in bocca. Con una corda hanno bloccato i piedi, con un'altra gli hanno legato le mani strette all'altezza del bacino. Mario Serra, 73 anni, è stato trovato così, privo di vita, nella sua casa di vico Roma, a Tresnuraghes. L'abitazione, che si nasconde dietro la via principale del paese, era sottosopra: i rapinatori hanno cercato denaro e hanno rivoltato la casa dell'anziano che, nonostante l'età e un handicap fisico dovuto alla frattura a un femore, si occupava ancora dei suoi oliveti, vigneti e di un orto. I carabinieri l'hanno trovato ieri nel primo pomeriggio, dopo essere stati allertati dai vicini di casa che non avevano sue notizie da un po' di tempo. La morte potrebbe risalire a giovedì scorso.
L'IRRUZIONE Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Ghilarza e del Reparto operativo del comando provinciale, i rapinatori sarebbero entrati dall'ingresso principale. Sarebbero stati favoriti dalla particolare posizione della casa, che si affaccia in un viottolo poco visibile dalla centrale via Roma. Sarebbero bastati alcuni calci per buttare giù la porta. Entrati nell'abitazione dell'anziano, che viveva da solo dopo la morte del fratello Angelo, avvenuta qualche anno fa, i rapinatori hanno immobilizzato l'agricoltore sul suo letto, probabilmente c'è stata una colluttazione visto che sul cadavere erano evidenti alcuni ematomi.
IL DELITTO Per evitare che l'anziano potesse urlare, e quindi richiamare l'attenzione dei vicini di casa, i rapinatori l'hanno anche imbavagliato con un maglione, infilandoglielo con violenza in bocca. Sarebbe stato proprio questo fatto a provocare la morte di Mario Serra: secondo il medico di famiglia, Salvatorangelo Zedda, l'anziano è morto per asfissia. Sarà comunque l'autopsia, che il pubblico ministero Paolo De Falco ha affidato al medico legale Vindice Mingioni, a stabilire le cause esatte del decesso: l'esame è stato fissato per domani mattina.
L'ALLARME Ad allertare i carabinieri è stata una vicina di casa, chiamata al telefono da un lontano parente dell'agricoltore che non aveva più sue notizie da qualche tempo. Qualcuno giura di aver visto Mario Serra giovedì mattina in un bar del paese. Dopo la telefonata, i carabinieri hanno raggiunto la casa di vico Roma e hanno trovato l'anziano privo di vita.
LE INDAGINI I militari hanno avviato subito una serie di accertamenti per fare luce sul delitto in un paese in cui, come ha ricordato ieri il sindaco Antonio Cinellu, «non era mai accaduto niente di così grave. Finora nessuna aggressione era stata consumata ai danni di persone anziane e indifese. Questo delitto ha creato la comprensibile preoccupazione, in particolare, di quanti vivono da soli e non sono più giovani».
I militari hanno immediatamente eseguito una serie di rilievi nella casa di Mario Serra, anche con l'obiettivo di accertare se i rapinatori abbiano portato via quattrini. Certamente l'agricoltore era un buon risparmiatore, anche perché, secondo quanto raccontano i suoi compaesani, conduceva una vita molto semplice, tutta dedita al lavoro, poco tempo trascorso al bar, qualche volta gli capitava di riposare nelle panchine del centro. Niente di più. Sembra che ultimamente avesse deciso di affidarsi a una badante che lo aiutasse nei lavori domestici e si era avvicinato anche alla Chiesa. Ora ai militari, guidati dal comandante provinciale colonnello Giuseppe Palma e dal capitano di Ghilarza Mariano Lai, il compito di risalire agli autori della rapina sfociata in un delitto.
PATRIZIA MOCCI