Il segno più, con un buon 27 per cento. Un dato significativo, frutto della grande attività promozionale portata avanti grazie al progetto europeo “Agnello di Sardegna IGP: buono, sano e garantito”, co-finanziato nell’ambito del programma agroalimentare “Enjoy, It’s from Europe”, che ha permesso al Consorzio di Tutela dell’Agnello Di Sardegna Igp di raggiungere oltre a questo, altri importanti risultati. Una strategia vincente.

Le azioni messe in campo, infatti, hanno portato valore aggiunto al settore ovino sardo, al marchio e alla consapevolezza tra i consumatori della importanza dell’acquisto di prodotti di qualità certificata. I dati lo confermano.

Tra il 2022 e il 2025, le vendite sono aumentate in media del 27% nelle regioni del nord  e sud Italia nelle quali è stata indirizzata la campagna, riflettendo il crescente successo del prodotto, che continua a distinguersi grazie a una quotazione media superiore del 25% rispetto all’agnello nazionale sul prezzo all’origine. Il Consorzio ha potenziato la promozione sui social media, registrando numeri impressionanti: su Facebook, oltre un milione e mezzo di utenti raggiunti e 15 mila interazioni; su Instagram, una copertura di 400mila utenti con una crescita del 100% nei clic sui link. Il sito web ufficiale ha visto 50mila visualizzazioni (+200% rispetto al 2023) e 15mila nuovi utenti (+120%), diventando un punto di riferimento per consumatori e operatori del settore. 

«Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti», afferma il direttore del Contas, Alessandro Mazzette, «i piani promozionali strutturati, inclusi i social media, si sono rivelati fondamentali per raggiungere diversi target, specialmente i giovani».

Il presidente di Contas, Battista Cualbu, aggiunge: «Questo progetto europeo si è rivelato un autentico trampolino di lancio per l’Agnello di Sardegna IGP. Siamo riusciti a coniugare tradizione e innovazione, portando un prodotto simbolo della nostra terra sui mercati internazionali e nei canali più moderni, come i social media. È una conferma del valore della nostra filiera, della sua qualità e del suo ruolo strategico per l’agroalimentare sardo e europeo».

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