La Partita del CuoreA Cagliari l'8 dicembre
Un aiuto a Tani e ai bimbi malati di sindrome di Crisponi e a chi a causa dell'alluvione ha perso tutto. Al Sant'Elia l'8 dicembre scenderà in campo la Nazionale italiana cantanti contro i volti più famosi della tv satellitare Sky.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Nazionale italiana cantanti contro i volti famosi della tv satellitare Sky per aiutare Tani e gli altri bimbi malati di sindrome di Crisponi (cinque dei sette casi rilevati in Italia riguardano la Sardegna) e le vittime dell’alluvione del 22 ottobre: è questa la partita del cuore che si giocherà a Cagliari, sull’erba del Sant’Elia, il prossimo 8 dicembre. In campo Gianni Morandi, gli Zero Assoluto, Marco Carta, Simone Cristicchi, Paolo Belli, Enrico Ruggeri, Mogol, Paolo Vallesi, Andrea Mingardi, ma forse anche due star internazionali del calibro di Eros Ramazzotti e Raul Bova. Entrambi, ha detto stamattina, in conferenza stampa, il direttore della Nazionale cantanti Luca Pecchini, sono rimasti colpiti dall’iniziativa: dipenderà dai loro impegni di lavoro. Nelle file dello Sky Sport Stars saranno in campo, fra gli altri, i commentatori Luca Marchegiani e José Altafini e il giornalista Stefano de Grandis.
L’iniziativa, presentata a Cagliari alla presenza di Mogol, è promossa da Sky, che trasmetterà la partita in diretta sul canale Sky Sport1 e su Sky Supercalcio con il commento di Fabio Caressa, Comune e Provincia di Cagliari, Cagliari Calcio. Diretta radiofonica su Radiolina e differita su Videolina.
La bimba cui è intitolata l’iniziativa, Tani, ha quattro anni ed è di Cagliari. La sindrome di Crisponi è una disfunzione del sistema che regola la temperatura corporea. La gran parte dei bimbi che ne sono affetti muore nelle prime settimane: quelli che sopravvivono devono essere tenuti in ambienti climatizzati, con temperatura costante fra i 21 e i 23 gradi. Oltre quel limite, sopraggiungono febbri intensissime, convulsioni, apnee prolungate. Grazie ai fondi ricevuti in beneficenza negli anni scorsi, l’Associazione Sindrome di Crisponi e Malattie Rare (cui sarà devoluta parte dell’incasso) ha potuto finanziare ricerche che l’anno scorso hanno permesso di individuare il gene responsabile della malattia. Altre ricerche sono però necessarie. Fra le altre, uno screening della popolazione sarda: tutti i bimbi malati sono risultati figli di due portatori sani.