29 agosto 2014 alle 17:23aggiornato il 29 agosto 2014 alle 17:23
La lettera-sfogo degli emigrati sardi"Trasporti, per noi ennesimo schiaffo"
Parla Massimo Cossu, segretario nazionale della Fasi, che riunisce gli emigrati sardi.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Secondo Cossu la vicenda di GoinSardinia è "l'ennesimo schiaffo alla Sardegnai. Questo andare e tornare per turisti, emigrati e chi è costretto a spostarsi per lavoro, diventa e sta sempre diventando deleterio a discapito della nostra isola. I recenti fatti che stanno accadendo nei porti di Olbia e di Livorno fanno tornare in mente i periodi della meta degli anni Settanta quando per raggiungere questa terra si bivaccava nel porto per avere una certezza di un posto per viaggiare". Cossu continua: "Se è vero come ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Massimo Deiana che: “non è necessario costituire una compagnia di navigazione per risolvere il problema”, è altrettanto vero che la speculazione è oramai arrivata ai limiti della sopportazione, tra armatori che impongono un prezzo, e la Regione e il Governo nazionale che si mostrano assenti alla scempio disastroso che quotidianamente (e per anni) ha colpito e colpisce e devasta l’economia di un isola sempre più fragile. Noi, come mondo dell’emigrazione sarda organizzata (la Fasi) abbiamo ricevuto in queste ore un migliaio di telefonate a sostegno di chi, costretto a ripagare un prezzo del biglietto per rientrare in penisola, si trova in difficoltà economica e, soprattutto, con il silenzio assenso di compagnie, regione e Governo al grido spaventoso dei turisti: “Addio Sardegna” non metteranno più piede nell’Isola. Auspichiamo che questo disagio faccia riflettere non solo chi ci governa ma anche tutte le categorie coinvolte: sindacati, associazioni, parlamentari e consiglio regionale a mettere fine ad una condizione oramai storica e trovare una soluzione a questo problema del trasporto, vera spina nei fianco per e della Sardegna".
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