L'ombra della coppia Massa-Liori dietro il crac delle librerie Zonza
Ex dipendenti licenziate e lasciate senza soldi, contributi previdenziali non versati e fornitori non pagati. Liori, nel dicembre del 2007, presentato alle dipendenti come nuovo socio e Massa nominato nel luglio del 2008 liquidatore dell'azienda.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C'è anche la coppia Massa-Liori dietro la fine della “Librerie Zonza srl”, messa in liquidità nel luglio del 2007 e chiusa definitivamente pochi mesi dopo lasciando senza stipendio i dipendenti e “stecche” da decine di migliaia di euro ai fornitori. Molto più di un sospetto: Antonangelo Liori nel dicembre del 2007, durante una cena organizzata dai vecchi proprietari con i dipendenti, era stato presentato come «nuovo socio», pur non figurando mai nell'organigramma della società. Inoltre è capitato che passasse a ritirare gli incassi del punto vendita dell'aeroporto. Il commercialista Claudio Marcello Massa invece nel luglio 2008 era stato nominato liquidatore.
LA CRISI Per questo quando venerdì i due sono stati arrestati insieme ad altre sei persone per il caso Agile-Eutelia, le ex dipendenti non si sono stupite. Anche loro aspettano stipendi mai pagati e sanno che una parte dei contributi non sono stati versati. Qualcosa potrebbero vederla con il fondo di garanzia dell'Inps. «Nel 2009 il Tribunale», spiega l'avvocato Luca Crotta che assiste sei ex lavoratrici, «ha dichiarato il fallimento della “Librerie Zonza srl” e della “Zonza distribuzione”. Si stanno concludendo le verifiche dello stato passivo delle aziende, poi si potrà accedere al fondo di garanzia». Le due società gestivano le librerie di via Paoli, del largo Carlo Felice, di viale Sant'Avendrace, dell'aeroporto di Elmas e di una con sede a Sassari.
IRREPERIBILE Sono state le lavoratrici ad avviare di fatto il fallimento. Dopo essere state licenziate hanno chiesto gli stipendi non pagati. È stato l'avvocato Paolo Ghisu, che assiste Itra Onali, una ex dipendente, a scovare Massa (impossibile farlo nel gioco delle scatole cinesi di residenze e sedi di uffici) grazie a uno stratagemma che ha consentito di recapitargli l'ingiunzione di pagamento con una notifica “a persona irreperibile” come previsto dal Codice. Non avendo ottenuto nulla, le ex dipendenti, tutte licenziate, hanno fatto richiesta di fallimento. Anche Crotta ricorda l'impossibilità di mettersi in contatto con la società: «Alla Camera di commercio non risultava e il liquidatore, Claudio Marcello Massa, era irreperibile ai recapiti a disposizione».
IL RUOLO DI LIORI L'ex giornalista Antonangelo Liori, così come avvenuto per Agile-Eutelia, non ricopriva ruoli ufficiali nella “Libreria Zonza srl”. Ma tutti sapevano che c'era lui insieme a Massa nell'ultima gestione. «Massa», ricordano due ex lavoratrici, «ci aveva autorizzato a consegnare l'incasso a Liori quando passava nel punto vendita dell'aeroporto». Non solo. In una cena quando c'erano ancora i Zonza, l'ex direttore de L'Unione Sarda era stato presentato come importante socio.
LE STORIE I parallelismi con la vicenda Agile-Eutelia si differenziano solo per le cifre: meno dipendenti (una decina) e cifre di stipendi e contributi non versati molto più basse. «Devo ricevere 3.000 euro per due stipendi arretrati e tfr mai pagato», ricorda Delia Fenu. «Spero di vedere gli undicimila euro guadagnati lavorando in modo onesto», aggiunge Itra Onali. Un'altra ex lavoratrice vanta un credito maggiore: «Quattordicimila euro», dice con molta amarezza Sara Manunta. Qualche problema (stipendi non pagati o che arrivavano in notevole ritardo) c'era già stato con la vecchia gestione Zonza. Almeno c'era un proprietario in carne e ossa e non un fantasma.
MATTEO VERCELLI