Iniziate le vaccinazioni anti-Covid ai detenuti sardi
Il via a Is Arenas con la prima dose
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno preso il via le operazioni per la vaccinazione dei detenuti in Sardegna. Le prime attività nella casa di reclusione all’aperto di Is Arenas con inoculazione della prima dose per chi ha voluto aderire alla campagna regionale. “Un importante risultato – sottolinea Maria Grazia Caligaris, dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – ma una goccia nel mare dei reclusi, occorre accelerare anche perché in alcuni Istituti non è stato completata neppure la vaccinazione del personale dell'amministrazione per le perplessità avanzate verso il vaccino AstraZeneca". Caligaris aggiunge che "il fatto che negli Istituti detentivi dell'Isola non si siano registrati focolai non deve far perdere di vista la realtà di luoghi dove la convivenza e il numero di presenze non consente di garantire il distanziamento".
"La vaccinazione nella Colonia Penale del territorio di Arbus ha interessato una cinquantina di persone private della libertà, nelle prossime settimane - spiegano dall’associazione - è già stata programmata anche un'analoga iniziativa nella Casa di Reclusione di Mamone (Onanì), dove si trovano un centinaio di ristretti”. Ma “il percorso è troppo a rilento considerando che i grandi numeri sono soprattutto a Cagliari con circa 600 detenuti, Sassari (circa 400), Nuoro (poco meno di 300) e Oristano (circa 260). Senza una tabella di marcia a tappe forzate risulta difficile pensare che in un baleno si possa garantire una maggiore sicurezza a tutti, a partire dagli operatori, soprattutto se sarà necessario fare il richiamo vaccinale. Sarebbe infatti opportuno - conclude l'esponente di SDR - riservare alle carceri il vaccino monodose Johnson".
"La campagna di vaccinazione a Is Arenas per i detenuti e il personale e quella nella Casa di Reclusione di Oristano Massama per il solo personale sono in pratica concluse - ha detto inoltre il direttore Pierluigi Farci - il ritardo si è registrato con la sospensione dell'AstraZeneca. Anche la tipologia dei vaccini non è determinante giacché ciascun detenuto, anche in caso di trasferimento o liberazione, viene accompagnato con i dati forniti dalle aziende sanitarie. La Sardegna è riuscita a contenere l'ondata virale nelle carceri, grazie all'impegno di tutti, personale penitenziario e delle ASL, ma è evidente che completare la vaccinazione significa offrire a tutti un ambiente di vita e di lavoro più sereno".
(Unioneonline/s.s.)