Incidenti causati da cinghiali e cervi, dalla Regione 460mila euro per i Comuni più a rischio
Dal 2020 sulle strade sarde quasi settemila sinistri legati alla fauna selvatica: fondi per l’adozione di sistemi di dissuasione suddivisi tra Sarroch, Castiadas, Alghero, Arzachena, Sassari e OlbiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dal 2020 ad oggi sono stati 6.995 gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, più del doppio rispetto ai 2.991 dei 5 anni precedenti. Per provare a ridurre il fenomeno la Giunta regionale, su proposta dell’assessora all’Ambiente Rosanna Laconi, ha stanziato 460mila euro in favore dei Comuni dove il fenomeno è più critico: i soldi sono destinati a investimenti in tecniche sperimentali come dissuasori sonori e altre azioni di monitoraggio.
L’obiettivo è cercare di evitare che gli animali, cinghiali e cervi soprattutto, finiscano in mezzo alla carreggiata, diventando un pericolo.
Nel dettaglio: 136.000 euro sono da ripartire tra i comuni di Sarroch e Castiadas, per la gestione dei sinistri stradali causati dal cervo sardo; 324.000 euro vanno suddivisi equamente tra Alghero, Arzachena, Sassari e Olbia, dove si registra il maggior numero di incidenti causati dal cinghiale, attualmente la specie più coinvolta.
«La presenza sempre più diffusa della fauna selvatica nei territori comunali e lungo le principali arterie stradali», spiega l’assessora Laconi, «è un fenomeno in costante crescita, difficile da contenere e che richiede interventi coordinati e continuativi. La Giunta regionale se ne sta occupando sin dal suo insediamento, con un approccio integrato che tiene insieme sicurezza stradale e tutela degli ecosistemi, ma che deve misurarsi con l’estensione del territorio e dei suoi chilometri di viabilità. È una sfida molto complessa».
Gli interventi finanziati potranno comprendere sistemi di dissuasione e allontanamento, dispositivi innovativi di prevenzione, azioni di gestione dei corridoi ecologici, attività di monitoraggio e misure sperimentali basate su evidenze scientifiche. I finanziamenti si inseriscono in una strategia già avviata.
«Si tratta di un lavoro che procede in continuità», prosegue l'assessora, «con le linee guida che definiscono obiettivi, criteri e priorità per il contenimento delle specie problematiche, implementiamo un sostegno economico mirato ai comuni più esposti ai rischi, così da consentire l’avvio di interventi sperimentali, valutati dagli stessi comuni con il supporto tecnico dell’assessorato».
