Erano rimaste in piedi solo poche strutture. Come una tettoia in legno. Quello che è stato distrutto questa notte. L’agriturismo è quello di “Sa fogaia” a un chilometro da Sant’Andrea Frius dove la sera del 18 marzo scorso qualcuno uccise col un colpo di pistola al capo Maria Rosaria Cireddu, 51 anni di Selargius, ferendo anche il marito Luciano Cappai, 55 anni di Muravera. Per questo omicidio fu accusato Sandro Melis, 50 anni di Sant’Andrea Frius che fu trovato cadavere a giugno sempre dello scorso anno sui gradini di una chiesa a Simbiritzi. Una morte naturale. Ma qualcuno probabilmente aveva portato il cadavere nel sagrato per farlo recuperare. L’incendio di stanotte potrebbe anche essere legato a quell’omicidio: rancori assurdi se si considera che l’agriturismo ormai devastato dai precedenti attentati non era mai stato riaperto. Della vicenda si occupano i carabinieri di Dolianova che hanno effettuato un sopralluogo agli ordini del capitano Davide Colajani. Sulla natura del rogo che è stato spento dopo due ore di lavoro, verso le 3.30 non ci sarebbero dubbi. E’ stato appiccato volontariamente.
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