27 gennaio 2010 alle 15:39aggiornato il 27 gennaio 2010 alle 15:39
In Sardegna 250 deportati
Furono 250 i deportati di origine sarda finiti nel campi di sterminio nazista. Lo rivela uno studio del prof. Aldo Borghesi dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza presentato in occasione della Giornata della Memoria che è stata celebrata in tutta la Sardegna con cerimonie, mostre e iniziative.I 250 sardi finiti nei lager furono catturati nella penisola o all'estero e quasi tutti erano militari o antifascisti. C'erano. come ha scoperto Borghesi, anche tre donne ebree. Di loro 91 morirono nei campi di sterminio e gli altri riuscirono a rientrare a casa. In Prefettura a Cagliari il prefetto Giovanni Balsamo ha consegnato la medaglia d'onore della Presidenza della Repubblica all'ex deportato Giovanni Mudadu e, alla memoria, a Giovanni Esposito. "Il ricordo della Shoah deve servire alle nuove generazioni per non dimenticare la più grande strage di tutti i tempi - ha detto il vicepresidente del gruppo Pdl in Consiglio regionale della Sardegna Simona De Francisci - ricordiamo 6 milioni di ebrei e migliaia di esseri umani sterminati. La Giornata della memoria è ricordo di nomi, di martiri e di coraggio di un popolo, ma è anche monito perché l'umanità non ricada in un tragico errore". Sempre a Cagliari in serata, ad iniziativa delle Chiese evangeliche, è prevista la lettura di testi di vari autori e l'esecuzione del requiem tedesco di Brahms. Nell'aula magna del Corpo aggiunto delle facoltà umanistiche è prevista una lezione del prof. Enzo Collotti, uno dei maggiori studiosi a livello europeo di nazismo, fascismo e shoah. A Gesico, invece, le Acli hanno organizzato una mostra di immagini. Mostra anche a Carbonia, nella biblioteca comunale, fiaccolata nel pomeriggio e incontro pubblico con lettura di brani di Anna Frank e Primo Levi
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