21 novembre 2012 alle 12:12aggiornato il 21 novembre 2012 alle 12:12
Imprese sarde ultime nella classifica In sei mesi solo 128 mln di esportazioni
Le piccole micro-imprese sarde, con soli 128,7 milioni di euro di esportazioni nei primi sei mesi dell'anno, si attestano all'ultimo posto nella classifica nazionale.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'export per le micro-piccole imprese della Sardegna è un mondo ancora troppo sconosciuto e scarsamente praticato. Lo dimostrano i dati del Dossier sull"Export nei settori della piccola e media impresa", curato dall'Ufficio Studi nazionale di Confartigianato Imprese, che ha analizzato il giro d'affari dei primi sei mesi del 2012 di tutto il settore manifatturiero, PMI incluse, e lo ha paragonato con quello del primo semestre 2011. Le piccole micro-imprese sarde, con soli 128,7 milioni di euro di esportazioni nei primi sei mesi dell'anno, si attestano all'ultimo posto della classifica nazionale, cappeggiata dalla Lombardia con la cifra "monstre" di oltre 14 miliardi di euro di beni venduti all'estero. Questo nonostante la percentuale isolana sia cresciuta del 3,8%, passando da 124 milioni dello scorso anno fino ad arrivare all'attuale cifra. L'export della micro-piccola impresa della Sardegna comprende, per esempio, la lavorazione del legno e del sughero, le riparazioni, le manutenzioni e le installazioni di macchinari, la fabbricazione di oggetti in pelle, l'installazione di impianti, la produzione di oggetti in metallo, l'abbigliamento e gli alimentari. Il totale dell'export sardo delle imprese manifatturiere (ovvero tutto l'export della regione), in ogni caso, ha visto crescere la propria quota di beni piazzati all'estero: si è passati da 2 miliardi e 651 milioni di euro dei primi 6 mesi del 2011 per arrivare a 2 miliardi e 885 milioni del primo semestre 2012 (+8,8%). Su quest'ultima cifra, l'export delle micro imprese isolane incide solo per il 4,5% (anche qui ultima posizione per la Sardegna rispetto al resto delle regioni italiane). Tra le province, Cagliari è la prima, con 52 milioni di euro di export delle PMI; Segue Sassari con 35,5 milioni di euro (41,6% incidenza su totale export provinciale manifatturiero), Olbia-Tempio con 15 milioni (77,3% incidenza), poi Nuoro con 11,6 milioni (24,1%), Oristano con 8 milioni (74,1%), Carbonia-Iglesias con 5,9 milioni (38,7%), l'Ogliastra con 500mila euro (55,7%) e infine il Medio Campidano con soli 100mila euro (31,4%). Per il presidente regionale di Confartigianato Imprese, Luca Murgianu, queste cifre sono "assolutamente residuali e dimostrano come la "visione commerciale" delle nostre imprese sia ristretta al circondario o, al massimo, al resto dell'Italia. In ogni caso, questi dati non rendono giustizia a un comparto che si è sempre contraddistinto per l'altissima qualità dei prodotti e per la cura delle produzioni. Evidentemente con le aziende dovrà proseguire il lavoro di formazione, di marketing e della ricerca di nuovi mercati - conclude Murgianu - a dimostrazione di come non sia più sufficiente che la Sardegna abbia ottime produzioni ma di come sia necessario cercare e trovare gli acquirenti attraverso nuove iniziative o tramite i canali informatici e telematici, come le vendite on line".
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