di ANTHONY MURONI

Intanto la procura di Roma ha deciso che coordinerà la sua indagine con quelle che sono parallelamente in corso in altre città su affari legati all'eolico in Sardegna, Sicilia e Campania. Il coordinamento prevede lo scambio di informazioni e di atti giudiziari.

IL RUOLO DI CARBONI È assodato che l'imprenditore originario di Torralba si sia mosso per ottenere la nomina a direttore dell'Arpas del suo amico Ignazio Farris e che, attraverso il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini (a sua volta indagato), abbia cercato di arrivare al presidente Cappellacci per proporgli un accordo di programma su eolico e fotovoltaico. «Domanda respinta», secondo quanto dichiarato dal governatore, anche lui sotto inchiesta. Ora viene la parte più difficile: ricostruire i movimenti del denaro che un gruppo di imprenditori (per ora non identificato, anche se si è parlato di un big delle costruzioni emiliano, con interessi nell'eolico off-shore) avrebbe affidato a Carboni per “oliare” il sistema. Si parla di cinque milioni di euro, transitati per San Marino (contanti) e poi trasformati in 400 assegni circolari da 12500 euro.

IGLESIAS, SULCIS Una delle piste battute è quella che porta nel sud dell'Isola, più precisamente all'Unicredit di Iglesias. Perché proprio il centro minerario? Di quella cittadina è originaria Antonella Pau, 43 anni, da almeno 16 al fianco di Flavio Carboni. Una figura per ora marginale nell'inchiesta (nel senso che non risulta indagata), ma che spunta qua e là nelle carte. È lei, per stessa ammissione di Marco Rocchi (avvocato di Verdini e suo vicepresidente nel Credito cooperativo fiorentino), a versare assieme un altro socio (un collaboratore di Carboni) 800 mila euro alla Società Toscana di Edizioni srl, che controlla il quotidiano Il Giornale di Toscana . «Si è trattato di un versamento per entrare a far parte della compagine societaria - ha detto l'avvocato Rocchi - e non certo una tangente “mascherata” all'onorevole Verdini. I due nuovi soci del giornale avevano siglato un preliminare ed entro la fine del 2010 dovranno versare ancora due milioni di euro».

L'ACCUSA Una tesi che sembra non aver convinto troppo la procura romana (dell'indagine si occupano il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e i sostituti Rodolfo Sabelli e Ilaria Calò), visto che né il collaboratore di Carboni né la stessa Pau vantano precedenti esperienze nel campo dell'editoria. Ma di Iglesias è anche Pinello Cossu (indagato per concorso in corruzione), consigliere provinciale del Sulcis eletto nell'Udc ma, in occasione delle regionali del 2009, transitato nell'orbita Pdl. Si tratta di un parente di Antonella Pau e di una persona che Flavio Carboni ha ammesso di aver aiutato: «È un brav'uomo, gli ho girato qualche consulenza per consentirgli di arrotondare la sua pensione».

I SOLDI Da dove arrivano i soldi che sono stati versati al Credito cooperativo fiorentino? Seguendo questa traccia gli investigatori si sarebbero imbattuti in assegni transitati per l'Unicredit di Iglesias. Ipotesi in fase di verifica. È chiaro che, nel caso arrivassero conferme circa il transito dei soldi su un conto di quell'istituto di credito, chi porta avanti le indagini avrebbe la possibilità di utilizzare nuovi dati, da incrociare con quelli già in suo possesso.
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