È svanito nel nulla lasciando buchi per migliaia di euro in almeno tre condomini di Cagliari. Soldi che gli inquilini gli avevano regolarmente consegnato per il pagamento delle spese correnti, ma che lui si sarebbe intascato invece di versarli ai creditori. Di Francesco Marras, 35 anni, cagliaritano, di professione amministratore condominiale, nessuno ha più notizie da mesi.

SCOMPARSO È tecnicamente irreperibile, come hanno accertato gli agenti della polizia che sono andati a cercarlo nell'ultimo indirizzo in cui risulta residente, Curcuris, piccolo paesino in provincia di Oristano dove però nessuno l'ha mai visto né sentito nominare. Dovevano notificargli due decreti penali di condanna e un avviso di conclusa indagine, tutti per appropriazione indebita aggravata dall'abuso di prestazione d'opera. Ma sono dovuti tornare indietro con le carte.

TRE INCHIESTE Le inchieste contro di lui sono partite nei mesi scorsi, quando sul tavolo del pm Giangiacomo Pilia sono arrivate tre denunce fotocopia di altrettanti condomini cagliaritani. In tutte veniva raccontata la stessa storia: l'amministratore aveva riscosso le quote per spese ordinarie e straordinarie poi non si era fatto più sentire. E alla fine si era scoperto che quei soldi non erano stati mai versati a chi erano destinati: fornitori, giardinieri, imprese di pulizia. Più di cinquemila euro in tutto, che gli inquilini hanno così dovuto rimettere sul piatto per saldare i debiti. E in un caso sarebbero spariti anche i documenti del condominio.

IL PROCESSO Ma non è tutto: nei giorni scorsi il giudice di pace di Cagliari Silvana Scanu ha assolto un giardiniere - Alessandro Carta - che era stato querelato proprio da Marras per ingiurie e diffamazione. Tra il 2006 e il 2007 Carta aveva svolto dei lavori di giardinaggio in un condominio di via Giudice Mariano a Cagliari gestito da Marras. Lui aveva più volte reclamato i soldi, ma l'amministratore l'aveva denunciato, sostenendo di essere stato insultato e sputtanato coi condomini, ai quali il giardiniere avrebbe detto che l'amministratore era «un imbroglione». Durante il processo, nel quale il capocondomino non è mai comparso né si è costituito parte civile, è però emerso che le quote per pagare i lavori erano state regolarmente versate dagli inquilini e che il tutto era stato addirittura iscritto a bilancio, anche se in realtà i soldi Carta non li aveva mai visti.

LA TESTIMONE Il momento clou è però arrivato quando in aula è stata chiamata a deporre una condomina di via Giudice Mariano, citata dal pm come teste d'accusa. «Il nostro amministratore è scappato coi soldi lasciandoci un sacco di buchi - ha spiegato la donna - noi abbiamo fatto la denuncia alla polizia che l'ha cercato inutilmente, risulta irreperibile». Dichiarazioni che sono risultate decisive nel convincere il giudice ad assolvere il giardiniere.

ALTRI CASI Il problema però è che i condomini coinvolti potrebbero essere molti di più dei tre che sinora si sono rivolti alla magistratura. «Recentemente - ha spiegato l'avvocato Alessandro Ballicu, legale di Carta - ho mandato una raccomandata a un condominio di Sestu che era amministrato da Marras in cui il mio assistito ha fatto dei lavori che non gli sono mai stati pagati. Loro mi hanno fatto sapere che avevano già versato le quote. Ora rischiano di dover pagare due volte. Poi potrebbero rivalersi sull'amministratore, sempre che riescano a trovarlo». Ancora: poche settimane fa l'assemblea condominiale di un palazzo di via Ghibli ha incaricato un legale perché denunci l'ex amministratore Marras: «È sparito un anno fa - racconta Riccardo Riva, uno degli inquilini - lasciandoci un buco di ottomila euro per i lavori di giardinaggio che avevamo già versato e che abbiamo dovuto ripagare».

( m. le. )
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