La guerra nel reparto di Urologia del Santissima Trinità sarebbe iniziata nel 2004, ma solo nel 2010 Usai ha presentato una denuncia per mobbing.

L'ORDINANZA Un episodio che - a sentire l'urologo Paolo Usai, ricercatore universitario in servizio al Santissima Trinità - ha rappresentato l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendolo a denunciare per mobbing il direttore De Lisa. L'inchiesta penale è ancora in corso, ma intanto Usai ha ottenuto un primo risultato: l'11 aprile, ribaltando parzialmente il verdetto emesso il 20 dicembre dal giudice del lavoro, il Tribunale ha accolto il suo ricorso d'urgenza ordinando all'Asl 8 di reintegrarlo «nelle mansioni proprie della qualifica rivestita e segnatamente nell'attività chirurgica ivi compresi gli interventi di alta chirurgia».

LA VICENDA Dal 2004 - secondo la versione di Usai - De Lisa avrebbe cominciato ad apostrofarlo in malo modo, arrivando addirittura a colpirlo con testate e pugni. Presunte vessazioni che - per ammissione dello stesso Usai - cessarono nel 2008. A partire da quell'anno però il professore lo avrebbe «emarginato, escludendolo dall'attività operatoria di rilievo». Una ricostruzione sdegnosamente respinta da De Lisa che, davanti al giudice, ha negato qualunque aggressione sostenendo anzi di aver sempre incoraggiato l'allievo, il quale però «da qualche tempo si mostrava scarsamente disponibile assentandosi spesso senza avvertire i colleghi».

LE ORDINANZE Il primo giudice aveva respinto il ricorso di Usai, mettendo in rilievo la mancanza di legittimazione passiva di De Lisa e il fatto che, essendo la presunta condotta vessatoria iniziata anni prima, non c'era più l'imminente pericolo di un danno irreparabile. Decisione che i legali di Usai, gli avvocati Andrea Pogliani e Mariella Salis, hanno impugnato ottenendo il reintegro del loro assistito nell'attività di «alta chirurgia». «L'ordine del giudice - precisa l'avvocato Stefanino Casti, legale di De Lisa - è rivolto alla Asl e non al professor De Lisa. Inoltre il giudice non ha rilevato alcuna condotta mobbizzante da parte del mio assistito, mentre il criterio della turnazione in sala operatoria stabilito nell'ordinanza è esattamente quello in vigore dal 2008 che ha determinato un calo nel numero di interventi del dottor Usai». ( m. le. )
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