16 maggio 2016 alle 09:32aggiornato il 16 maggio 2016 alle 10:02
Grano duro prodotto in Sardegna, il nemico da battere si chiama burocrazia
La Regione ha riconosciuto l'importanza del rilancio del settore cerealicolo erogando un premio agli agricoltori che aderiscono a un accordo di filiera finalizzato alla valorizzazione del grano duro prodotto in Sardegna.
È una legge del 2010, ma a distanza di anni è rimasta sulla carta viste le proteste degli agricoltori che lamentano ritardi spaventosi nell'erogazione dei contributi de minimis.
Soldi che, dicono le cooperative sul territorio, dovrebbero aiutare i contadini ad affrontare le difficoltà e che quindi devono essere assegnati entro dicembre di ogni anno.
Invece la burocrazia rallenta tutto, e passano anni prima di vedere gli aiuti.
Altro problema, la mancanza di un registro pubblico delle filiere.
Un elenco consultabile magari dagli agricoltori che vorrebbero scegliere a quale filiera aderire (perché ciascuna stabilisce un prezzo minimo garantito del grano già prima della semina).© Riproduzione riservata