Gonnosfanadiga, nega la precedenzaVentenne in coma dopo il pestaggio
Un giovane di 21 anni, invalido civile, è in coma all'ospedale Marino di Cagliari.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Micheal Matzuzzi, 21 anni di Gonnosfanadiga, è stato trovato martedì notte dagli agenti della compagnia barracellare. Era a terra, privo di conoscenza dopo un'apparente caduta dalla bicicletta. Il giovane, invalido civile, è stato portato d'urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di San Gavino. Vista la gravità è stato trasportato al Marino. E' stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, le sue condizioni sono gravi e il giovane è in coma farmacologico: la prognosi è riservata ma non sembra correre pericolo di vita.
Le indagini dei carabinieri della stazione di Gonnosfanadiga, in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo di Villacidro, hanno permesso di far chiarezza sull’episodio. I militari hanno scoperto che non ci sarebbe stata alcuna caduta accidentale ma si tratterebbe di una vera e propria aggressione subita dalla vittima da parte di Andrea Concas, 23 anni, che gli avrebbe rimproverato una mancata precedenza. Il giovane è stato denunciato per lesioni personali aggravate.
Inizialmente la vicenda era stata archiviata come un semplice incidente stradale: il ventunenne era stato soccorso dopo uno scontro tra la sua bicicletta e una motocarrozzella. La svolta nelle indagini è arrivata a seguito di una segnalazione ai carabinieri che hanno poi avviato i necessari accertamenti riuscendo a ricostruire il fatto. Michael Matzuzzi non avrebbe rispettato uno stop mentre percorreva una via del paese in bicicletta e avrebbe urtato la motocarrozzella guidata dal ventitrenne, finendo a terra. Il conducente della motoape sarebbe sceso dal mezzo e avrebbe picchiato selvaggiamente il ciclista, finché non è transitata casualmente una pattuglia delle guardie campestri che si è fermata e, viste le condizioni del ragazzo disteso a terra sull'asfalto pesto e sanguinante, ha chiesto l'intervento del 118. Ma le condizioni del ferito non erano dovute alla caduta dalla bici, come affermato dall'altro giovane, ma alle percosse ricevute.