Genova, è morto il medico sardoferito dal nipote nel poliambulatorio
Pietro Pintus, il neuropsichiatra raggiunto ieri da due proiettili nel poliambulatorio della Asl di Genova, non ce l'ha fatta. Il nipote, che era stato fermato mentre cercava di imbarcarsi su un traghetto per la Sardegna, è stato portato in carcere. Sequestrata una pistolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E' stato una vecchia ruggine di famiglia ad armare la mano del nipote. Due colpi di pistola esplosi contro lo zio medico di Genova. Pietro Pintus, 62 anni, neuropsichiatra infantile, colpito da due proiettili al torace e al ventre, è morto in ospedale.
FERMATO IL NIPOTE. Grazie al numero di targa dell'auto usata per fuggire, l'aggressore è stato fermato qualche ora più tardi nel porto di Genova, mentre stava per imbarcarsi su un traghetto per la Sardegna. Pietro Cocco, guardia giurata, figlio di una sorella del medico ferito, nega ma in tasca aveva con sè la pistola d'ordinanza. Il guanto di paraffina e il confronto con i bossoli raccolti nell'ambulatorio genovese serviranno per sciogliere ogni dubbio. Da accertare anche l'eventuale movente del ferimento che, secondo i carabinieri, andrebbe ricercato in dissapori familiari, forse legati all'affidamento dei figli di Cocco dopo la separazione dalla moglie.
LA DINAMICA. Sembrava una giornata come tante al consultorio di Sampierdarena, nel palazzo della Fiumara a Sampierdarena. Tanta gente nella sala d'attesa, i medici che visitavano negli studi, un impiegato dietro il bancone del ricevimento che compilava un paio di moduli. Il rumore secco dei due spari è rimbombato nell'ambulatorio ammutolendo tutti. La porta dell'ufficio del dottor Pintus si è splancata e un giovane è uscito correndo verso il pianerottolo. Un infermiere lo ha inseguito ma la Punto nera dello sparatore ha sgommato via prima che lo raggiungesse: ha preso però il numero di targa che poi ha consegnato ai carabinieri