La Procura di Tempio Pausania, la Prefettura di Sassari, le forze dell'ordine e vari enti e istituzioni della Gallura hanno siglato questa mattina un protocollo territoriale d'intesa "per la realizzazione di un sistema integrato di protezione delle vittime di reato, in condizione di particolare vulnerabilità e di violenza di genere". Il documento - firmato dalla Diocesi di Tempio Ampurias, dalla Prefettura, dal Comando provinciale dei Carabinieri di Sassari, dalla Questura, dal Comando provinciale della Guardia di finanza, dai Comandi di Polizia locale di Olbia, Tempio, Arzachena e La Maddalena, dall'Area socio-sanitaria locale di Olbia, dall'associazione "Prospettiva donna" di Olbia e dai Comuni di Olbia, Arzachena e La Maddalena - ha lo scopo di costruire un sistema di protezione delle vittime di reati, al fine di evitare la vittimizzazione secondaria.

Il procuratore Gregorio Capasso ha adottato il nuovo "Progetto organizzativo" degli uffici della sua Procura, individuando quattro gruppi specializzati per le diverse tipologie di reato, composti da più magistrati e coordinati direttamente dal procuratore. Il progetto si avvarrà della collaborazione di personale specializzato con specifici corsi dei servizi di polizia giudiziaria delle diverse forze dell'ordine e di consulenti specializzati in materia di psicologia, psicodiagnosi dell'età evolutiva e psichiatria infantile, messi a disposizione secondo turni di reperibilità.

La Diocesi ha inoltre istituito il servizio "Dimmi ti ascolto" che fornisce assistenza, anche psicologica e di accompagnamento verso altri servizi territoriali.

L'Assl di Olbia garantirà livelli di assistenza per la tutela della salute fisica, psichica e sociale delle vittime, mentre l'associazione "Prospettiva donna" si è impegnata a fornire ospitalità in una struttura a indirizzo riservato per i casi più gravi e per sostenere la donna con un percorso di uscita dalla situazione violenta. 

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata