Inchiesta  conclusa e ipotesi investigative sugli abusi edilizi nel loro complesso confermate: la Procura di Tempio ha chiuso le indagini sulla villa in costruzione a Pantogia, a Porto Cervo, dell’imprenditore-influencer Gianluca Vacchi, che resta sotto sequestro con provvedimento confermato dalla Cassazione. Stando alla ricostruzione della Forestale «la villa ricade su un’area a rischio idrogeologico e a rischio frana a pericolosità elevata, ed è stata costruita in assenza di autorizzazione preventiva da parte dell’ente preposto e in assenza di studio geologico». Si attendono ora le decisioni del magistrato, che potrebbe chiedere il rinvio a giudizio dei responsabili degli abusi: il nome di Vacchi compare nel registro degli indagati. 

In una nota che ricostruisce recenti attività investigative dei ranger della Forestale si legge inoltre che gli uomini della stazione di Olbia hanno eseguito,  su disposizione del Procuratore della Repubblica di Tempio, un’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Tribunale del Riesame di Sassari su un immobile residenziale di tre livelli realizzato a Pittulongu (Olbia).  Nel cantiere, secondo l’accusa, sono  in fase di ultimazione i lavori edilizi ed il completamento dell’arredo dei locali realizzati in difformità rispetto alle previsioni del Pru (Piano di Risanamento di Pittulongu).

Tra le varie attività si registra anche  un intervento a Lu Caroni, in territorio di Golfo Aranci: qui Forestali e agenti della polizia locale hanno sequestrato  una strada sterrata di circa 1400 metri «realizzata all’interno di un’area ascrivibile a bosco di notevole interesse paesaggistico che è stata completamente disboscata con i lavori di apertura della nuova» arteria. 

(Unioneonline)

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