Sicurezza e ordine pubblico sul tavolo dei lavori del Consiglio comunale, in corso a Olbia: i consiglieri di minoranza hanno presentato un'interpellanza per chiedere al sindaco, Settimo Nizzi, quali iniziative sono state intraprese per arginare episodi di violenza e di vandalismo, sempre più frequenti.

«I furti e gli episodi di disordine commessi nel nostro Comune non possono essere sottovalutati: luoghi pubblici e privati stanno diventando poco sicuri, nonostante le forze dell’ordine stiano facendo tutto il possibile con i pochi mezzi e uomini che hanno a disposizione», dice il consigliere del M5S, Alfideo Farina, primo firmatario del documento. Secondo l'esponente pentastellato, gli organici sono carenti e non sono aumentati: «Circa 60 addetti in Polizia contro i 120 di qualche anno fa, l'Arma dei Carabinieri ha numeri stabili, e nella Polizia di frontiera l'organico è diminuito del 30 per cento». In ballo, anche, il sistema di videosorveglianza installato da tempo e ancora inattivo.

«Le telecamere sono state già posizionate e collegate ma se manca il benestare del responsabile della protezione dei dati (Dpo) non possono essere attivate», spiega Nizzi che ribadisce la sicurezza della città. D'accordo la capogruppo del Partito Democratico, Ivana Russu, che però contesta gli interventi spot messi in campo dall'amministrazione comunale per gestire alcune evidenti criticità: «Olbia non ha problemi cronici di delinquenza ma ci sono alcune problematiche di ordine pubblico che vanno affrontate con un approccio strutturato: non a colpi di ordinanze ma con un presidio costante nelle zone interessate».

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