«Era il 1962 quando venne aperto il primo albergo in Costa Smeralda, il Cala di Volpe; all’epoca non c’era un solo sardo che conoscesse le professioni turistiche».

Con queste parole, Mario Ferraro, Ceo di Smeralda Holding, ha aperto il proprio intervento questa mattina presso l’Ama Auditorium di Arzachena, in occasione della celebrazione dei sessant’anni dell’Ipsar, l’istituto alberghiero della zona.

«L’Aga Khan, per inaugurare quell’albergo – ha proseguito Ferraro – portò personale dagli hotel di montagna della Svizzera: direttori, capiservizio e tutto il personale erano svizzeri. Tuttavia, con la sua visione lungimirante, capì subito che per sviluppare un’economia turistica solida era necessario creare prima di tutto una cultura del turismo. Per questo, fin dall’inizio, volle fortemente l’apertura di un istituto professionale alberghiero che formasse i giovani sardi e li rendesse protagonisti della storia turistica della Costa Smeralda. Così, nel 1965, sponsorizzò l’istituto».

Oggi, ha sottolineato Ferraro, «negli alberghi in Svizzera lavorano quasi tutti sardi! Ben l’80% dei dipendenti del nostro gruppo è sardo, e il 50% dei nostri 2.000 dipendenti ha studiato in questo istituto. L’Ipsar ha formato i migliori professionisti del settore alberghiero a livello mondiale: i direttori dei nostri alberghi più prestigiosi si sono diplomati qui. Posso dire con orgoglio che l’istituto rappresenta un centro di eccellenza che ha contribuito al successo internazionale della Costa Smeralda, rendendola una delle destinazioni turistiche più esclusive».

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni, il dirigente scolastico Antonello Pannella, insegnanti ed ex studenti dell’istituto. 

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