Allarme coronavirus nel Nord Sardegna. Un possibile cluster riconducibile a un noto locale di Porto Rotondo ha fatto scattare il "contact tracing" (tracciamento dei contatti) oltre che tamponi a tappeto per tutti gli avventori degli ultimi giorni.

L'allarme sarebbe scattato dopo che alcuni giovani romani, che avevano partecipato a una serata-evento il 9 agosto, si sono sentiti male e sono ricorsi ai test. Due ragazze sono risultate positive, seguite da altri ragazzi anche loro contagiati.

Con il passaparola la notizia è arrivata a moltissimi altri partecipanti alla festa, in maggioranza residenti nella Capitale, e così i partecipanti - ma anche i loro familiari - si sono sottoposti ai test.

Gli ospedali romani dove si sono rivolti i ragazzi per i tamponi hanno successivamente allertato la Asl Roma 1 che ha fatto scattate l'indagine epidemiologica.

Avvisata anche la Regione Sardegna, che dopo la segnalazione del Dipartimento di prevenzione del Ministero della Salute ha avviato anch'essa tracciamento e tamponi.

"La situazione è sotto controllo, la macchina è in moto, abbiamo già inviato sul campo Marcello Acciaro in rappresentanza dell'unità di crisi e domani arriveranno nuovi tamponi e nuovi rinforzi", spiega l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu. Che aggiunge: "Abbiamo tempestivamente attivato tutte le procedure necessarie per tracciare i contatti e intanto sulle discoteche e locali simili siamo pronti ad allinearci alle decisioni inderogabili che il governo sta assumendo".

(Unioneonline/l.f.)
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