Custodia cautelare in carcere per le tre persone arrestate dai Carabinieri, accusate di coltivazione di Cannabis (circa 500 piante) sulle rive del bacino artificiale del Coghinas, a Oschiri.

La decisione è del gip di Sassari, Gian Paolo Piana. Stando alle contestazioni del pm (Procura di Sassari) la scoperta della piantagione nasce da una denuncia presentata dalla responsabile del cantiere di ristrutturazione del Ponte Diana.

I Carabinieri della Compagnia di Ozieri, sempre stando agli atti, hanno scoperto che l’irrigazione della piantagione avveniva con un allaccio, ovviamente illegale, ai depositi dell’acqua dell’impresa che sta effettuando i lavori sul ponte.

Gli arrestati sono di Cosenza, si tratta del capocantiere dell’area dei lavori del Ponte Diana, di un pattadese di 50 anni, dipendente dell’impresa, e di un giovane originario di Bono.

I Carabinieri starebbero accertando la posizione di un quarto soggetto, di Oschiri, al quale sarebbe riconducibile il terreno sul quale è stata individuata la piantagione. Il penalista Agostinangelo Marras ha già annunciato ricorso al Riesame contro la decisione del gip. Marras assiste uno degli arrestati, gli altri sono difesi dall’avvocato Pietro Fresu. 

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