Un tesoro archeologico composto da 77 reperti risalenti alle epoche etrusca e romana in ottimo stato di conservazione.

È quanto hanno trovato i finanzieri del Gruppo di Olbia durante una perquisizione in casa di un insospettabile imprenditore 70enne.

L'attività investigativa, avviata in seguito ad una precedente indagine legata ad altri filoni, ha portato i militari ad effettuare una perquisizione nell'abitazione dell'uomo, in via Vittorio Veneto. Con il coordinamento della Procura e la collaborazione della Soprintendenza dei Beni archeologici, i finanzieri hanno sequestrato tutto il materiale, compreso un prezioso alabastro etrusco, vaso utilizzato per la conservazione d'olio, profumi, una anfora vinaria, varie anfore, coppe, lucerne e piatti in ceramica, ma anche numerosi reperti vitrei, chiodi, frammenti metallici e una cuspide di freccia di epoca neolitica.

L'imprenditore era sprovvisto di documenti attestanti la lecita detenzione dei reperti che saranno nei prossimi giorni analizzati dalla Soprintendenza che ne quantificherà il valore. L'uomo è stato denunciato violazione al Codice dei beni culturali e per ricettazione.
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