Trecentoventi firme raccolte in un'ora e mezza per chiedere l'immediata riapertura del mercato di San Pantaleo, sospesa con un'ordinanza sindacale (e trasferito a Olbia, nel Piazzale della Stazione, a partire dal 18 maggio) «perché non sussistono le condizioni per l'incolumità pubblica in assenza dell'attuazione di un Piano di sicurezza».

Stamattina, che il caratteristico mercatino avrebbe dovuto inaugurare la stagione estiva, i commercianti ambulanti hanno organizzato una petizione nella piazza del borgo che ha raccolto l'adesione dei commercianti delle boutique, degli operatori delle attività di ristorazione, di tanti residenti e di tutti i turisti, anche stranieri e sbarcati da una nave da crociera, accorsi a San Pantaleo per visitare un'attrazione segnalata sulle guide turistiche. L'Associazione Nazionale Ambulanti ha inviato al sindaco, Settimo Nizzi, e all'assessore con delega a Mercati e fiere, Marco Balata, l'esito della petizione e scrive: «L'obiettivo primario che si vuole perseguire attraverso la chiusura è quello di danneggiare i commercianti sia in area pubblica sia in area fissa, che ogni giovedì espongono le loro merci al fine di incentivare l'economia del territorio».

Due giorni fa, i commercianti ambulanti avevano manifestato davanti al municipio per «rivendicare il nostro diritto al lavoro e chiedere un incontro urgente per trovare una soluzione immediata per la stagione estiva alle porte».

Oggetto del contendere, un piano di sicurezza che nelle mire dell'amministrazione comunale possa consentire il regolare svolgimento delle attività nell'area mercatale, obbligatorio ma con il pagamento degli oneri per la sua attuazione a carico dei titolari delle concessioni di stallo. Pur ammettendo la presenza di criticità nella viabilità della frazione che, dicono, esiste a prescindere dell'allestimento del mercato, gli ambulanti non ci stanno: «Non possiamo presentare un piano di sicurezza sul suolo pubblico, su cui è responsabile il Comune, perché siamo solo titolari di una concessione dello stallo in cui piazziamo i banchi», ha detto il segretario regionale di Ana Ugl, Pietro Giordo.

Contro l'ordinanza che ha imposto la chiusura e il trasferimento del mercato, gli ambulanti presenteranno un ricorso al Tar per chiederne l'immediata sospensiva.

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