Nome in codice Gect. Il progetto destinato a cambiare le prospettive di sviluppo di Olbia passa per il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale e un'intesa transfrontaliera. Il 12 maggio ad Ajaccio i Comuni del Nord Est della Sardegna e quelli del Sud della Corsica si incontreranno per stilare un protocollo d'intesa per la creazione dello sportello europeo che dà accesso diretto ai fondi della Comunità.

Promotore dell'iniziativa è il presidente uscente del consiglio comunale di Olbia, Vanni Sanna.

"Il progetto ci consentirà di dialogare direttamente con Bruxelles e di raggiungere, come territorio, l'autonomia economica: stiamo parlando della possibilità di accedere a una finestra di 5 miliardi di euro per la programmazione 2014-2020 e di restituire a Olbia il ruolo-guida in Gallura partendo dalla realizzazione di opere come la Olbia-Palau-Santa Teresa e la banda ultralarga per Internet", ha spiegato questa mattina Sanna, candidato sindaco alle amministrative del 5 giugno per Alleanza Civica.

Con lui, a presentare il progetto, c'erano il presidente dell'Agci (Associazione Generale Cooperative Italiane) Gallura Michele Fiori e, soprattutto, Giampaolo Saba, che ne ha curato la parte tecnica.

"Posto che potranno rivolgersi allo sportello enti pubblici e privati, il vantaggio", sottolinea Saba, economista con master in Progettazione europea, "risiede nel fatto che le risorse a disposizione sono supplementari e complementari a quelle già assegnate alla Regione".

L'accesso alle prime non esclude, insomma, le altre. Nulla di strano se "alla base del GECT c'è l'intento", aggiunge Saba, "di ridurre gli squilibri esistenti a livello di sviluppo economico in varie parti d'Europa".

Trattandosi di un'idea che interessa l'ambito della politica di cooperazione europea, non si può prescindere dalla costituzione di un ente associativo di tipo transfrontaliero. Ed è a questo punto che Sanna, che svela "di lavorarci da febbraio", racconta dell'intuizione: "Dal momento che non ci pensano lo Stato e la Regione, abbiamo deciso di fare sistema tra Comuni".

Né è un caso che, vicinanza a parte, si sia scelta la Corsica. Bistrattata al pari della Sardegna, come mostra la mappa della rete di trasporti europea dalla quale le due Isole risultato escluse.
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