La partecipazione non è quella sperata.

Alla fine, nella sala convegni dell'Expo, si salvano le prime tre file. Il resto va deserto. Con grande delusione dei sindacati. Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola che oggi, in occasione dello sciopero dei lavoratori della scuola, dirigenti e personale docente e non (Ata), hanno organizzato il presidio-dibattito a Olbia.

Le istanze sono chiare: rinnovo del contratto nazionale di lavoro, con revisione del trattamento economico e giuridico, e stabilizzazione dei precari.

"Non esiste una buona scuola senza un buon contratto di lavoro", tuona dal tavolo dei rappresentanti sindacali Anna Fedeli, segretaria nazionale della Flc Cgil. Accanto a lei l'omologo territoriale Franco Dore, Federico Fadda della Uil Scuola e Rosa Casto della Cisl Scuola.

Che spiega: "Il contratto di lavoro non può essere il frutto di criteri stabiliti a priori: vogliamo un confronto ampio, che colga le specificità di ruoli e territori. Si pretendono i risultati, ma la scuola dipende da scelte politiche e la Sardegna è cagliaricentrica: con l'assessore alla Pubblica Istruzione Firino, inoltre non c'è dialogo".

Il discorso si allarga inevitabilmente alla legge 107 della "Buona scuola" e, in particolare, all'attribuzione ai dirigenti scolastici del potere di nomina e valutazione dei docenti. Una riforma che sovraccarica di incombenze i primi e priva i secondi di garanzie sul piano della discrezionalità.
© Riproduzione riservata