La linea verde salverà l'ambiente.

O, almeno, contribuirà a preservarlo in attesa di una seria e diffusa presa di coscienza.

È l'idea dell'associazione Mine Vaganti Ngo, che, in collaborazione con l'Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo e il sostegno della Fondazione Con il Sud, vara "Together for Tavolara". Nato ad aprile e destinato a durare due anni, il progetto di citizen scienze (letteralmente "scienza del cittadino") si rivolge agli studenti dell'Università degli Studi di Sassari e della Scuola media superiore Deffenu di Olbia, reclutati a domicilio dal gruppo di lavoro del progetto di cui le Mine Vaganti è capofila.

Presentato stamattina nella sede polifunzionale "La casa delle farfalle", a Porto San Paolo, dal presidente Roberto Solinas, dalla vice presidentessa Maria Grazia Pirina e dal presidente dell'AMP Augusto Navone, "Together for Tavolara" mira a sensibilizzare i cittadini, italiani e stranieri, partendo dai giovani.

Sono loro i destinatari e insieme gli artefici dell'opera di divulgazione scientifica che, dopo una serie di lezioni teoriche, li sguinzaglia sul territorio, tra immersioni nelle acque di Tavolara ed escursioni lungo spiagge e coste della zona, a caccia della specie da studiare, proteggere o distruggere, secondo l'occorrenza.

Le attività sono volte alla conservazione degli ecosistemi marini costieri attraverso sensibilizzazione e studio: il lavoro di raccolta dati e monitoraggio delle specie presenti nel Parco verrà regolarmente documentato e analizzato in una ricerca strutturata. Il progetto, finanziato da Con il Sud per 125mila euro, coinvolgerà all'incirca mille persone e si avvale della preziosa partnership delle associazioni Reef Check (presente oggi Massimo Ponti) e Slow Dive (rappresentato da Roberto Porcu), oltroché dei comuni del Consorzio di gestione dell'AMP Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo.

A fare gli onori di casa dell'amministrazione guidata da Giuseppe Meloni è stato l'assessore all'Ambiente Maurizio Zirottu.
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