Sostengono che lo sviluppo della costa orientale passi (anche) dal completamento della strada statale 389.

Ne hanno parlato questo pomeriggio, nell’aula consiliare di Lanusei, i fondatori del Comitato in occasione di un incontro aperto dal sindaco, Davide Burchi, e durante il quale sono intervenuti, fra gli altri, Denis Pittalis e Bettina Pisanu, consiglieri di minoranza, Alessandro Serra, direttore Coldiretti di Nuoro, Monica Piroddi, coordinatrice regionale autoscuole Confarca, è Michele Muggianu, segretario confederale di Cisl Ogliastra.

«Il nostro - ha affermato Pittalis, uno dei promotori del comitato insieme a Bettina Pisanu e Ivan Mameli, sindaco di Bari Sardo - è il territorio meno accessibile d’Italia: dalla costa orientale si impiega mediamente dai 63 ai 350 minuti per raggiungere un ospedale o un istituto scolastico. Come fondatore del Comitato, ritengo fondamentale la presenza sul territorio affinché venga affrontato il tema del complemento della 389. Questo secondo incontro a Lanusei significa tanto: è un altro piccolo passo avanti per portare nelle sedi opportune la voce di tante persone che hanno deciso di voler porre fine all’isolamento dell’Ogliastra. Non solo, il tema è inserito in una visione a più ampio raggio: collegare il nord e il sud dell’Isola nella parte orientale della Sardegna».

Anche Burchi ha espresso fiducia sull’attività del comitato, che raggiunto le 1.100 firme: «La vertenza va rilanciata con forza. Se ci crediamo possiamo ottenere il risultato. Sulla battaglia del comitato ho riscontri positivi anche dai nuoresi». Per Muggianu «La statale 389 ferma al bivio di Villagrande è un imbuto, la provinciale 27 è pericolosa e non adeguata ai volumi di traffico attuali. È necessario che venga inserita tra le priorità dalla nuova Giunta e che Anas risponda in fretta».

Il leader della Cisl ha fatto il punto sulle opere da realizzare con l’impiego dei fondi Pnrr: «La situazione infrastrutturale in Ogliastra  continua a destare preoccupazione. La grande opportunità offerta dal Pnrr rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata per il territorio, affossata da ritardi ingiustificati, iter burocratici complessi, inadeguatezza di molte amministrazioni nel redigere i bandi. Serve un impegno senza precedenti da parte di tutti i soggetti interessati. In caso contrario non sarà possibile ottenere l’utilizzo completo, rapido e virtuoso delle risorse Pnrr messe a disposizione dell’Isola, indispensabili per colmare il gap con le altre regioni del Paese».

Il completamento della 389 è uno dei punti nevralgici: «I due terzi del traffico verso l’Ogliastra arrivano da Olbia, dal porto e dall’aeroporto della città gallurese. Sono numeri enormi, la sola Tortolì lo scorso anno ha contato oltre 650mila presenze turistiche. Lanciamo un appello alla presidente Todde e alla Giunta regionale: il dossier relativo al collegamento veloce Olbia-Nuoro-Lanusei-Tortolì è prioritario. Intendiamo coinvolgere in una nuova mobilitazione tutti i sindaci e le forze sociali del territorio. Inutile parlare di spopolamento, invecchiamento della popolazione, disoccupazione ed emergenze varie se non si creano le precondizioni per lo sviluppo. Occorrono investimenti in infrastrutture sociali e materiali, che vanno rese omogenee rispetto al resto del Paese. Occorre verificare con urgenza i progetti in via di attuazione, accelerando la realizzazione di quelli già finanziati, supportando le progettazioni in corso e avviando quelle necessarie. Il completamento della strada statale della 389 non è  più rinviabile. L’accantonamento del metodo concertativo introdotto con la cabina di regia territoriale che ha operato bene e in condivisione per diversi anni è stato un errore colossale. L’Ogliastra può esercitare i suoi diritti soltanto con l’unità delle forze politiche e associative. La Cisl chiede con forza di accelerare le procedure per avviare lavori indispensabili e non più rinviabili, di cui da anni sosteniamo la necessità e l’urgenza, poiché sono disponibili le risorse necessarie per il completamento, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali».

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