Fa più notizia un atto di pentimento da parte di un giovane che ha compiuto un atto vandalico o l’atto vandalico compiuto di per sé o altri atti vandalici compiuti in altri giorni?

Cominciamo informando che, come ha scritto l’Amministrazione comunale, «dopo essersi reso conto del proprio errore, un ragazzo ha espresso il desiderio di scusarsi e ha manifestato la volontà di risarcire il danno fatto, dimostrando che ha compreso il messaggio e si è assunto la responsabilità delle proprie azioni».

Cosa era successo? Intorno alle 23:30 di due giorni fa un gruppo di ragazzi in motorino, scrive sempre l’Amministrazione comunale, dopo aver stazionato nel parcheggio della Scuola Elementare di Moneta, nei pressi del nuovo Street basket, avrebbe fatto uso improprio di fumogeni con schiamazzi notturni e avrebbe inoltre vandalizzato un cartello stradale.

Il giorno dopo tuttavia, l’assunzione di responsabilità da parte di uno dei ragazzi  con alcuni genitori che «hanno contattato le istituzioni e hanno preso formale impegno di organizzare un incontro con tutti i ragazzi. Il nostro compito - afferma il Comune – è di guidare i ragazzi a comprendere l’importanza delle loro azioni e delle conseguenze che possono derivarne alla comunità».

Anche perché qualche giorno prima, lo stesso Comune aveva postato la foto del lavabo dei bagni riservati alle persone con disabilità nel nuovo Parco Giochi Inclusivo di Barabò, già più volte chiuso per i danni procuratigli: «Probabilmente qualcuno si è appeso, pensando che fosse un giocattolo, e lo ha rotto», aveva scritto il Comune. «Ovviamente le telecamere in bagno non si possono mettere ma con un po’ più di attenzione ed educazione, cercando di trattare la cosa pubblica come se fosse nostra, queste cose si potrebbero evitare».

Neanche 10 giorni prima, scrive sempre l’Amministrazione comunale di essere dovuta intervenire nello stesso parco giochi, per eliminare alcune parti in plastica divelte e per aggiungere una guaina nera anti trauma: «La guaina è già stata sfilata e buttata!».

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