Era il 3 settembre dello scorso anno quando, nelle acque di Caprera, il team del Diving Scuba Revolution Sardinia avvistò una giovane Caretta caretta in grave difficoltà: la tartaruga era rimasta impigliata in un sacco di plastica.

Da quella drammatica scoperta è iniziata una catena di solidarietà che ha unito la Capitaneria di Porto, l’Ente Parco di La Maddalena, il Parco Nazionale dell’Asinara, la Cooperativa Isule e il Centro Recupero Fauna Marina (Crama).

Grazie al pronto intervento e alle cure ricevute, la piccola tartaruga – battezzata “Kikka” dai suoi soccorritori – è sopravvissuta e oggi pesa oltre cinque chili. Le sue pinne, inizialmente fratturate, si sono completamente ristabilite, e Kikka nuota di nuovo con forza ed equilibrio.

Mercoledì 15 ottobre, alle ore 10, nella spiaggia di Monti d’Arena, la tartaruga tornerà finalmente nel suo habitat naturale, riconquistando la sua libertà.

Alla sua restituzione al mare parteciperanno lo staff dei due Parchi Nazionali, il Crama, la Cooperativa Isule, il Corpo Forestale e la Capitaneria di Porto.

Sarà un momento di festa e di educazione ambientale: all’evento prenderanno parte anche gli studenti delle scuole elementari e i “Ragazzi dal Pollice Verde”, un progetto che coinvolge giovani con disturbi dello spettro autistico.

L’invito è aperto a tutti: cittadini, curiosi e amanti del mare potranno assistere a un emozionante ritorno alla libertà e a un simbolico messaggio di speranza per la tutela dell’ambiente.

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