La società “Marc Sub Services” sta effettuando, fino al prossimo 20 luglio, lavori di posizionamento delle boe per la realizzazione di campi d’ormeggio in 8 specchi acquei di alcune isole del Parco Nazionale di La Maddalena, avvalendosi di 4 operatori tecnici subacquei e delle unità navali “Endurance” e “Orso”.

Lo si apprende da un'ordinanza della Capitaneria di Porto di La Maddalena. I tratti di mare interessati dalle istallazioni si trovano, uno a Spargi, uno a Razzoli, uno a Santa Maria, uno a Budelli, uno tra queste due isole (Porto della Madonna), 3 a Caprera.

Durante l’esecuzione dei lavori, la Capitaneria di Porto vieta, per un raggio di 100 metri dalle unità navali operanti: la balneazione; il transito, la sosta e l’ancoraggio di qualsiasi unità navale; la pesca, l’attività subacquea e qualsiasi attività diportistica e/o professionale in genere.

«Stiamo facendo riarmare, da un operatore tecnico, le boe per le quali abbiamo già avuto la concessione nel 2022 e siamo in attesa che ci vengano rilasciate le autorizzazioni, da parte del Demanio Regionale e della Capitaneria di Porto, per una loro implementazione», dichiara Giulio Plastina, direttore del Parco Nazionale. «Intendiamo – prosegue Plastina - aumentare il numero di boe all’interno delle aree che abbiamo già in concessione. Ad esempio, al Porto della Madonna attualmente ci sono una ventina di boe: con l’autorizzazione potranno diventare circa 50».

Le boe vengono installate nei siti più sensibili e delicati, a protezione della Posidonia oceanica, fermo restando che poi esistono nei mari del Parco delle zone di libero ancoraggio o con fondale sabbioso, con caratteristiche tali da non subire danni o danni rilevanti; cosa che invece avviene con gli ancoraggi nei fondali ricoperti della Posidonia oceanica, così importante per la vita e la biodiversità di questi mari.

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