Si chiama Mahdi Rahimian l’uomo che questa notte è stato prelevato da uno stazzo in Costa Smeralda e trasferito nel carcere di Sassari.

L’imprenditore, 40 anni, nato a Teheran, aveva preso in affitto una casa immersa nella campagna per trascorrere le vacanze insieme alla sua famiglia. Sono stati gli agenti della Digos della Questura di Sassari a dare esecuzione a un ordine “di arresto provvisorio ai fini estradizionali”. 

La moglie, disperata, ha assistito all’arresto del marito. A Mahdi Rahimian è stato notificato un atto indirizzato alle autorità italiane dai magistrati del feroce regime iraniano, per un non meglio specificato reato di truffa. La procedura fatta partire dal regime degli ayatollah ha aperto l’iter dell’estradizione, la Corte d’Appello di Sassari sarà investita del caso e avrà l’ultima parola.

L’avvocato Alberto Sechi ha accettato l’incarico di assistere l’uomo d’affari iraniano con doppio passaporto (iraniano e olandese).

Sechi dice: «Sono molto preoccupato, se l’estradizione dovesse essere accolta, il mio assistito rischia la vita. Questo a prescindere dalla natura delle contestazioni. Sul punto stiamo lavorando. La disperazione della moglie e dei familiari è assolutamente fondata. Questa persona è stata prelevata nel cuore della notte da una abitazione, nel nostro Paese. Ora attendiamo l’udienza davanti alla Corte d’Appello di Sassari». 

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