Aveva alzato la mano Gaia Costa. E l’aveva allungata verso la carrozzeria del fuoristrada, quasi toccandola, come per dire: fermati. L’ultimo gesto della vita della 24enne è stato visto da diversi testimoni e ripreso dalle telecamere di videosorveglianza.

Padre tempiese e madre cagliaritana, Gaia lavorava come baby sitter in Costa Smeralda. Ieri erano da poco passate le 13 quando stava attraversando sulle strisce pedonali di via Aga Khan, all’ingresso di Porto Cervo. Proprio allora un fuoristrada Bmw si è messo in movimento, lei vedendolo ha alzato e allungato il braccio, ma la donna al volante – una turista tedesca di 40 anni in auto con la figlia – ha accelerato travolgendola.

Gaia era viva quando sono arrivati i soccorritori del 118, ma non è stato possibile salvarla, troppo gravi le ferite. La donna alla guida non si era accorta di nulla, è stata una testimone a dirle che aveva investito una ragazza. E lei, colta da malore, si è accasciata a terra. Un momento di disattenzione fatale, i carabinieri di Porto Cervo stanno verificando se stesse usando il telefono. Negativi i test su alcol e stupefacenti.

Oggi la Procura di Tempio disporrà i primi atti formali dell’indagine per omicidio stradale, sembrano escluse misure cautelari a carico della automobilista.

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