Ciclone Cleopatra, a Olbia la commemorazione con gli studenti
Bambini e ragazzi davanti al monumento ai caduti per ricordare le 19 vittime della furia dell’acquaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un monito sulla responsabilità di rispettare la natura e sulla capacità di trasformare il dolore in solidarietà: a dodici anni dal passaggio del Ciclone Cleopatra, la commemorazione per le 9 persone, tra cui due bambini, che hanno perso la vita travolti dalla furia dell'acqua che ha devastato (anche) la Gallura, è un insegnamento a chi, forse, il 18 novembre del 2013 non era ancora nato.
Di fronte al monumento ai caduti, nove monoliti che guardano il mare, a ricordare le vittime di Cleopatra, gli alunni delle scuole elementari e medie della città a cui si sono rivolti il sindaco, Settimo Nizzi, e il parroco che ha officiato la funzione religiosa, don Gianni Sini. «Cari ragazzi, oggi qui siete un grande raggio di sole», ha detto il primo cittadino. E poi, «ricordare non significa solo essere tristi ma imparare e capire che la natura è forte e bisogna rispettarla e che quando si presenta un momento difficile bisogna aiutarsi, come ha fatto la nostra comunità che ha saputo trasformare il dolore in solidarietà».
Oltre a fare memoria, ha aggiunto don Sini, «bisogna imparare a volgere dal male al bene e a metterci con umiltà di fronte alla natura, non per possederla ma per custodirla, perché ciò che le sottraiamo poi se lo riprende». Al termine della cerimonia, la lapide che riporta impressi i nomi dei caduti è stata onorata, oltre che con la deposizione della corona funebre decorata dal tricolore, anche da un mazzo di fiori posato dai piccoli studenti.
