È stato condannato a otto anni di carcere per le sevizie prolungate ai danni del figlio, responsabilità condivisa con la moglie e una cognata. Un arzachenese di 47 anni ha ottenuto la scarcerazione dopo la richiesta di poter lavorare

È il padre del ragazzino che a 11 anni era stato segregato per mesi nella sua cameretta, al buio senza letto con un secchio per i bisogni, picchiato con un tubo di plastica, nutrito a pane e acqua, costretto a fare docce gelate, privato di giochi e vestiti. Il ragazzino veniva spaventato con audio distorti e vessato fisicamente e moralmente. Alla fine dell’aprile dello scorso anno la giovanissima vittima si è tolta la vittima, esattamente cinque anni dopo i fatti per i quali sono stati condannati i genitori. 

Il padre del ragazzino, assistito dall’avvocato Filippo Orecchioni, ha ottenuto la scarcerazione. Anche la madre ha chiesto la liberazione e attende la decisione dei magistrati. 

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