Stava attraversando in bicicletta la strada che collega Arzachena a Sant'Antonio di Gallura, convinto che fosse chiusa per una gara ciclistica.

Bruno Meloni, 66 anni, di Sassari, il 15 giugno del 2013 è stato investito e ucciso da un suv Bmw.

Oggi, il gup Marco Contu, ha rinviato a giudizio per omicidio colposo, l'automobilista che si trovava alla guida del mezzo, l'arzachenese Michele Deiana e altre persone, Stefano Pilato, Lucio Arru e Antonio Camboni, rispettivamente organizzatore, direttore e vice direttore di gara per la manifestazione Campionato europeo master 2013".

Secondo il pm Ginevra Grilletti, una della cause dell'incidente è la mancata adozione della misure di sicurezza (transenne, presidi di personale di gara e avvisi) sulla strada dell'incidente.

Deiana è assistito dall'avvocato Rino Cudoni, gli altri indagati da Jacopo Merlini e Nuri Venturelli, quest'ultimo, legale della Federazione ciclistica italiana.

La famiglia della vittima si è costituita parte civile, per i parenti di Meloni in aula c'era l'avvocato Fabio Musilli.
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