C’è attesa ad Arzachena per chi ancora non ho avuto modo di conoscere le modifiche apportate al Piano Urbanistico Comunale in relazione alle 311 osservazioni che sono state in tutto o in parte recepite ed integrate; e c’è attesa per le decisioni che verranno in merito assunte dal Consiglio comunale anche se, nonostante la battaglia preannunciata dalle minoranze, ciò che verrà portato in aula sarà presumibilmente in toto approvato.

L’appuntamento per la riapprovazione del PUC è per domani, lunedì 16 giugno, alle 9:30.

Le modifiche apportate, informa l’Amministrazione comunale - sono in ragione delle osservazioni ricevute da geometri, architetti, ingegneri e, persino, dalla stessa Amministrazione comunale tramite una “osservazione d’ufficio”. Tra le più rilevanti si notano l’ampliamento delle zone E e C di espansione residenziale e la revisione delle zone G di interesse generale.

«È un piano capillare, radicato davvero nel territorio, ma anche rispettoso delle normative, dell’ambiente e ispirato da una visione di sviluppo sostenibile che tutela le risorse naturalistiche, la bellezza del paesaggio e tiene conto delle nuove esigenze economiche e sociali che il vecchio Piano di fabbricazione degli anni ‘80 non poteva più riscontrare», sostiene il sindaco, Roberto Ragnedda. Che aggiunge: «Le 311 modifiche accolte sono quelle in linea con le condizioni idrauliche del territorio, con i dettami del PPR e con gli obiettivi alla base del piano. Quali? Ad esempio limitare il consumo o lo spreco di suolo; riequilibrare le zone di espansione tra centro, frazioni coste ed entroterra; incrementare l’offerta di aree da destinare ad attività produttive; favorire l’edilizia sociale a costi calmierati. Un altro traguardo a cui miriamo è quello di andare oltre la tradizionale offerta turistica balneare, individuando asset strategici per creare nuove forme di turismo, che si traducono in parchi e itinerari archeologici, percorsi sportivi outdoor e di valorizzazione dei monumenti geologici».

Una volta approvato in Consiglio comunale decorreranno ulteriori 60 giorni di tempo per eventuali osservazioni aggiuntive. 

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