Arzachena, a teatro per parlare del futuro dei giovani
La platea ha ascoltato le testimonianze di tre figure da anni impegnate sul fronte della prevenzionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Legalità e rispetto delle regole sono alla base del benessere sociale: agire legalmente e nel rispetto degli altri fa crescere e progredire una comunità… e la scelta su come comportarci, su quali stimoli seguire, è solo nelle nostre mani. Noi siamo responsabili del nostro futuro.
È racchiuso in queste parole il messaggio arrivato ieri dal palco dell’Auditorium di Arzachena, dove la Questura di Sassari ha riunito 150 studenti dell’Ipsar Costa Smeralda e del liceo Falcone e Borsellino per un confronto diretto sui rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti e, più in generale, sulla costruzione di una cultura della legalità.
Dopo il saluto inaugurale del sindaco Roberto Ragnedda e del questore Filippo Mastrapasqua, la platea ha ascoltato le testimonianze di tre figure da anni impegnate sul fronte della prevenzione: Paolo Milia, direttore del Ser.D. della Asl di Sassari; Antonio Pignataro, dirigente generale della Polizia di Stato e consulente per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio; e don Antonio Coluccia, prete antimafia che ha portato sul palco la forza della sua esperienza quotidiana accanto ai giovani più esposti.
Un appuntamento intenso, reso possibile grazie all’impegno della Polizia di Stato, che ha saputo trasformare il teatro in un luogo di ascolto, dialogo e consapevolezza. A guidare l’incontro, la moderazione attenta di Valentina Piras, dirigente del Commissariato di Porto Cervo.
