A La Maddalena il primo dei pellegrinaggi spirituali e turistici nelle isole del Parco
“Alle radici della Fede”: sono quattro in tutto quelli previsti per quest’estatePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Domani, lunedì 7 luglio, avrà luogo il primo dei pellegrinaggi programma per quest’estate nelle isole del Parco nazionale “Alle radici della Fede”. Itinerari questi non soltanto attrattivi per la loro bellezza e unicità ma anche percorsi spirituali che andranno a rispolverare le antiche presenze cristiane nelle isole tra le Bocche di Bonifacio che, nel Medioevo, videro significative presenze di alcuni monasteri e chiese, probabilmente realizzati dai benedettini, attorno ai quali si raccolsero anche piccole comunità agropastorali.
Ideati quasi trent’anni fa dall’allora parroco, don Domenico Degortes, i pellegrinaggi, da lui definiti «nelle cattedrali del Creato», hanno avuto prosecuzione col suo successore, don Andrea Domanski, e quest’anno col nuovo parroco, don Umberto Deriu. I pellegrini raggiungeranno domani, al mattino, l’isola di Spargi dove sono previste due soste, a Cala Granara e a Cala Ferrigno, per il sole e per il bagno e la celebrazione, successivamente, a Cala Corsara, di una messa alle 18. Proseguiranno poi, i pellegrinaggi, il 25 luglio nell’isola di Lavezzi, in Corsica (Francia), presso i ruderi di un antico monastero.
A Ferragosto, giorno dell’Assunta, la destinazione sarà quella di un’altra isola, quella di Santa Maria, dove esistono i ruderi di un altro convento benedettino, il cui priore ebbe un ruolo in alcune questioni importanti riguardanti la giudichessa, Adelasia di Torres; e poco distante una cappella, costruita nel secolo scorso, all’Assunta dedicata. L’ultimo pellegrinaggio avrà luogo nell’isola di Santo Stefano alla Puntarella, località dalla quale durante il tentativo di occupazione francese del 1793, Napoleone sparava cannonate verso il centro abitato e la Chiesa. Una palla ne sfondò il tetto ma non esplose e si gridò al miracolo.
Santo Stefano inoltre, secondo una tradizione locale, sarebbe stata l’isola di deportazione e di “damnatio ad metalla”, di Papa Ponziano che qui avrebbe subito il martirio, qui sarebbe morto, nel 235, e qui sarebbe stato sepolto per alcuni anni fino al trasporto delle sue spoglie mortali a Roma, presso la cripta papale delle catacombe di Callisto.