Fondi sottratti alle coste sarde, Sanna e gli altri indagati fanno scena muta davanti al gip
Hanno scelto la strada del silenzio l’ex direttore dell'Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, la sorella e l’amico, finiti ai domiciliari lo scorso 13 novembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno fatto scena muta davanti al gip Giampiero Sanna, la sorella Maria Grazia e l’amico brasiliano Tiago Geissler Queiroz, accusati di aver sottratto, dal 2020 al 2024, circa 2 milioni di euro destinati alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio costiero sardo.
Nell’udienza di convalida davanti al gip di Cagliari Claudia Falchi Delitala i tre indagati, finiti tutti ai domiciliari, hanno scelto la strada del silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere.
I tre sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio.
Secondo l’accusa Sanna, ex direttore dell'Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, la sorella e l’amico, con l’aiuto di tre nipoti dello stesso Sanna (indagati) avrebbero sottratto ingenti fondi destinati alla valorizzazione delle coste sarde. Per farlo avrebbero usato 13 associazioni no profit fittizie, rappresentate da diversi prestanome o da persone totalmente ignare, dalle quali fatturavano progetti e conferenze, di fatto mai realizzati, per la promozione della cultura, della storia e del territorio della Sardegna anche attraverso collane di libri, documentari di cui venivano emesse le fatture ma che non venivano mai realizzati.
L’indagine è partita da un esposto di Maria Elena Dessì, l’attuale direttrice dell’Agenzia nominata dalla Giunta Todde in sostituzione di Sanna, che fu indicato dall’esecutivo di Christian Solinas. Sanna, che dall'agosto 2024 aveva un incarico dirigenziale nel ministero dell'Agricoltura, è stato sospeso il giorno dell’arresto, lo scorso 13 novembre.
(Unioneonline)
