14 maggio 2011 alle 15:18aggiornato il 14 maggio 2011 alle 15:18
Domani si aprono le urne nell'Isola:al voto 300 mila sardi in 97 comuni
Le amministrative in Sardegna coinvolgono oltre 300 mila sardi e 97 comuni, ma le sfide principali riguardano Cagliari, capoluogo sardo che dal 1994 ha sempre visto vincitore il centrodestra, e Olbia, roccaforte di Silvio Berlusconi che è anche cittadino onorario della città gallurese.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Complessivamente, però, sono sette i comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti in cui si sfidano partiti di centrodestra, di centrosinistra, del terzo polo, indipendentisti e liste civiche. Tra questi, oltre ad uno dei capoluoghi della Provincia del Medio Campidano (Villacidro), Carbonia ed Iglesias, i due maggiori centri del Sulcis-Iglesiente, una delle reltà più povere dell'Isola in cui la crici industriale ed economica ha fatto strage di piccole e grandi aziende. A Cagliari sulla competizione a due tra il giovane vendoliano Massimo Zedda (Sel), vincitore delle primarie di coalizione, ed il Riformatore, Massimo Fantola, sostenuto dal centrodestra, potrebbe influire l'outsider di Fli, Ignazio Artizzu, il consigliere regionale più votato in Sardegna alle ultime regionali e che si presenta da solo dopo essere stato uno dei sostenitori della prima ora della candidatura di Fantola, che ha, però, accettato il diktat del premier sulle alleanze con Fli. E proprio Berlusconi si è speso in prima persona per il voto ad Olbia a sostegno del vice coordinatore del Pdl sardo, Settimo Nizzi, che sfida il sindaco uscente, Gianni Giovannelli, che ha abbandonato il Pdl ed ora è sostenuto da un'ampia coalizione in cui una parte del centrosinistra si presenta accanto al Terzo Polo (con l'Udc diviso a metà tra i due schieramenti: il simbolo con Nizzi ed i dirigenti locali con Giovannelli). Ieri, nell'ultima giornata di appelli al voto Cagliari è stata invasa dai sostenitori di Zedda (a piedi) e Fantola (in autobus) e domani i due contendenti si ritroveranno allo stesso seggio per esprimere il proprio voto (i due abitano quasi l'uno di fronte all'altro). Le urne saranno aperte dalle 8 alle 22 di domenica 15 maggio e dalle 7 alle 15 di lunedì 16 maggio. Se nessuno dei candidati a sindaco nei sette comuni con oltre 15 mila abitanti raggiungerà il 50% più uno dei voti validi il 29 e 30 maggio ci sarà il ballottaggio. Nei piccoli comuni (con meno di 5mila abitanti) dove è stata presentata una sola lista, è previsto il raggiungimento del quorum di votanti del 50% più uno degli aventi diritto.
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