Dermatite dei bovini, arriva il vaccino in Sardegna: 300.000 dosi entro pochi giorni
Pronto anche il piano ufficiale, con l’immunizzazione di massa prevista entro un mese dall’avvioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono in arrivo in Sardegna 300.000 dosi di vaccino, entro i prossimi giorni, per affrontare l'emergenza legata alla dermatite nodulare dei bovini. In aggiunta, il piano vaccinale ufficiale è già pronto in attesa delle valutazioni del Ministero. Sono due delle novità principali emerse dall'incontro informativo con le associazioni di categoria, che si è svolto quest'oggi con l'assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, e quello dell'Agricoltura, Gianfranco Satta.
Il vaccino per la Sardegna arriva dal Sudafrica. «Il Ministero della Salute si è prontamente attivato per reperire il preparato che dovrebbe arrivare nell’Isola nell’arco dei prossimi 10-15 giorni», ha anticipato Bartolazzi. «Il piano vaccinale ufficiale è stato inviato poche ore fa al Ministero e prevede una vaccinazione obbligatoria a tappeto, con priorità per le zone interessate dalla presenza di focolai. Il Servizio veterinario della Regione ha già preallertato le sedi territoriali delle Asl e l’intera macchina organizzativa è ormai delineata».
Una novità, illustrata dall’assessore Bartolazzi, è la nascita di un gruppo operativo a supporto dell’attività dell’Assessorato per il coordinamento delle attività sul campo. Una vera e propria task force che, in stretto coordinamento con il Ministero e con l’Unione Europea, servirà a gestire le eventuali criticità e velocizzare le procedure di immunizzazione di massa, che si spera di concludere nell’arco di un mese dall’arrivo del vaccino.
Sulla questione del contrasto all'emergenza, con abbattimenti e smaltimenti, Bartolazzi ha aggiunto: «Stiamo esplorando tutte le possibilità consentite dalla normativa vigente che ci consentano di procedere con abbattimenti selettivi, in virtù delle peculiarità dei nostri allevamenti caratterizzati da dispersione e pascolo brado. Ma non possiamo decidere da soli, trattandosi di un’emergenza nazionale ed europea. Il Ministero, col quale stiamo dialogando anche in queste ore, ha comunque garantito sin da subito ampia copertura per i ristori». Per quanto riguarda gli smaltimenti, ha spiegato ancora Bartolazzi, sono stati individuati due possibili punti di conferimento, nel Lazio e in Campania.
L’assessore Satta è poi intervenuto tornando sull’argomento dei ristori: «Pe quanto ci riguarda, abbiamo avviato un’interlocuzione col Ministero dell’Agricoltura per la messa a disposizione delle risorse in funzione del blocco della movimentazione dei capi». Satta ha fatto sapere di aver interessato anche la commissione Politiche agricole per inserire, già nella prima sessione all’ordine del giorno, il tema dei ristori. «I capi eventualmente abbattuti», ha precisato, «sono in carico al Ministero della Salute con un risarcimento definito dalle tabelle ISMEA. Contestualmente, proporremo una norma nel prossimo assestamento di bilancio (previsto per metà luglio) in per coprire i costi ipotizzati per il comparto zootecnico per 90 giorni di blocco, pari a 5 milioni di euro».
(Unioneonline)