Ha confessato l'omicidio di Paolo Atzeni, il figlio del titolare del Jolly market di Pula ammazzato ventuno anni fa durante un sanguinoso tentativo di rapina. Ha fatto i nomi dei presunti complici, seppur dopo un lungo tira e molla. Infine ha svelato i legami - ancora tutti da verificare - con un altro delitto rimasto ad oggi insoluto commesso sempre a Pula nello stesso periodo. Forse è anche per questa sua alacre loquacità che il pentito Roberto Orrù, che quando si macchiò le mani del sangue di Atzeni aveva solo 17 anni, se l'è cavata con una condanna tutto sommato mite: 14 anni di carcere col rito abbreviato. Il verdetto è arrivato ieri mattina, dopo una camera di consiglio durata un paio d'ore.
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