29 giugno 2013 alle 11:10aggiornato il 29 giugno 2013 alle 11:10
Crac Sept Italia, la domestica del sindaco"Sentii parlare di soldi portati all'estero"
Ancora testimoni d'accusa e consulenti davanti ai giudici della seconda Sezione penale del Tribunale di Cagliari nel processo sul crac milionario della Sept Italia.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oltre al curatore fallimentare della società, Pierpaolo Argiolas, ieri sono comparsi in aula anche la domestica della famiglia del sindaco di Carloforte, Marco Simeone, il principale imputato, oltre al commercialista Giuseppe Aste, consulente del pm Giangiacomo Pilia.
Pesanti le parole della donna: "In casa si parlò di soldi all'estero".
Esami e controesami incentrati su operazioni finanziarie compiute dalla società specializzata nella produzione di vernici, poi fallita dopo un'agonia di qualche anno. Presente in aula, fra i 12 imputati, il sindaco Simeone, in carcere dall'ottobre scorso su ordine di custodia cautelare per la presunta bancarotta, mentre non è comparso il governatore Ugo Cappellacci, indagato per le scelte compiute quando sedeva, 11 anni fa, nel Consiglio di amministrazione della società specializzata nella produzione di vernici per l'industria. Con loro fra gli imputati ci sono anche gli ex amministratori societari Dionigi Scano, Marcello Angius e Marco Isola, i componenti del collegio dei sindaci Oscar Gibillini, Antonello Melis ed Elisabetta Morello, Riccardo Pissard, Stefano Fercia, Carlo Damele e Maddalena Comparetti. La prossima udienza è stata fissata per il 22 luglio.© Riproduzione riservata
