Costa Paradiso, vacanzieri delusi:prenotano ma il residence è al completo
Ci sono voluti i carabinieri per calmare le ire di una ventina di famiglie di turisti che al loro arrivo a Costa Paradiso si son sentiti dire da un'agenzia: «Spiacenti siamo al completo e delle vostre prenotazioni non sappiamo che farcene».Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono stati i carabinieri di Trinità, alla fine, a spiegare ai turisti il problema vero di un residence di Costa Paradiso. «Signori - ha detto il maresciallo Gianfranco Areddu alle persone inferocite che aspettavano davanti ad un'agenzia - ci sono più prenotazioni che stanze».
Un bel over booking di Ferragosto, il tutto esaurito sbattuto in faccia a una ventina di famiglie che avevano prenotato bilocali e trilocali di Costa Paradiso già da marzo. Invece, arrivati nella località turistica gallurese già dal pomeriggio di domenica, veneti, toscani e lombardi, hanno saputo di essere praticamente in strada.
I carabinieri, per mediare e tentare di riportare alla calma i turisti esasperati, sono intervenuti nel corso dell'intera giornata almeno tre volte. Non esattamente una domenica edificante per il sistema turistico gallurese e sardo. A quanto pare, tra l'altro, situazione che si è verificata altre volte nel corso dell'estate in diverse zone della Sardegna nord orientale, tanto che carabinieri e guardia di finanza hanno ricevuto a partire dalla fine di giugno numerosi esposti.
La storia di Costa Paradiso inizia con il ritardo di un traghetto partito da Civitavecchia e diretto a Olbia. «È vero - dice Luca Scalabrin, di Venezia - avevamo questo problema domenica scorsa, ma abbiamo avvertito per tempo l'agenzia. Ci siamo rivolti ai responsabili del residence per informarli del ritardo del traghetto. Ci hanno spiegato che non c'era nessun problema, semplicemente avrebbero aspettato il nostro arrivo a Costa Paradiso».
I turisti, in effetti, iniziano ad arrivare nel tardo pomeriggio e qualcuno anche dopo le 22 di domenica. «Ci siamo presentati all'agenzia - continua Scalabrin - e ci hanno subito detto di attendere per la sistemazione. Quindi sono iniziate a trascorrere le ore e nessuno ci diceva niente. A noi come ad altre famiglie che man mano arrivavano nel villaggio turistico». Nel cuore della notte iniziano i problemi e le proteste, sino a quando qualcuno non si rivolge direttamente ai carabinieri di Trinità.
Nelle auto parcheggiate davanti all'agenzia ci sono dei bambini e soprattutto tante persone stanche per un lunghissimo viaggio. «Noi - continua il turista veneto - per fare un esempio abbiamo raggiunto Costa Paradiso dopo un viaggio di 16 ore. Ho una bambina piccola, 4 anni, l'aspetto più grave di questa vicenda è il tempo trascorso senza alcuna informazione». Per calmare i turisti viene trovata una soluzione che serve soprattutto ad evitare problemi di ordine pubblico. Le famiglie arrivate a Costa Paradiso e prive di una sistemazione, nonostante le prenotazioni, vengono dirottate in albergo oppure in altri appartamenti del borgo turistico.
Ma anche ieri ci sono state proteste e lamentele. «Mi hanno messo in un cucuzzolo di Costa Paradiso, ben lontano dal mare, mentre prima avevamo tutt'altra sistemazione - dice Scalabrin - e appena entrati nell'appartamento che ci hanno assegnato, siamo stati costretti a fare le pulizie. Non era esattamente un posto pronto per accogliere dei turisti».
A quanto pare alcune delle persone arrivate a Costa Paradiso domenica e rimaste senza sistemazione hanno preferito cambiare aria. Della vicenda sono stati informati anche Comune e soprattutto la polizia municipale di Trinità. «Siamo venuti altre volte nell'Isola - conclude Scalabrin - conosciamo l'ospitalità dei sardi. Questa volta però è successo qualcosa di inaccettabile». E non si tratta di episodi isolati. La guardia di finanza di Olbia si sta occupando di decine di segnalazioni. Si sono rivolti alle fiamme gialle turisti che hanno trovato situazioni molto diverse da quelle descritte in siti internet e nei contratti, costosi, firmati per i pacchetti vacanza.
Ad Aglientu, a luglio, si è verificata un'altra situazione a rischio ordine pubblico. I turisti, furibondi, si sono rivolti ai carabinieri perché della piscina e dell'animazione serale nel loro villaggio non c'era traccia. E gli appartamenti erano senz'acqua.
ANDREA BUSIA